di Salvatore Martino

La mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone di Marcinelle, un incendio di proporzioni spaventose provocò la morte di 275 minatori. Di questi, 136 erano emigrati italiani, che si trovavano in Belgio per sfuggire alla povertà e alla fame.

Fu una tragedia immane che colpì l’intera comunità nazionale. Purtroppo, dopo tanti anni, rimane solo il vago ricordo, qualche corona di fiori, e alcuni discorsi di circostanza commemorativi della vicenda. Il resto, il racconto vero della tragedia, solo qualche cenno, quasi per nascondere la vergogna di essere stati anche noi poveri e indigenti.

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