Fonte: Comunicato stampa

La Chiesa come popolo itinerante nella storia ha coscienza e consapevolezza di essere incarnata nel tempo per aprire e testimoniare all’uomo concreto cammini di libertà, di idealità e di impegno solidale.

L’Arcidiocesi di Rossano-Cariati ha vissuto questo ruolo radicata in una porzione di Calabria che nel tempo l’ha portata a costruire un patrimonio secolare di umanità, di cultura e di religiosità che oggi non può essere lasciato alla mercè della logica della massificazione globalizzata che lo svuota da ogni radice identificativa. Pagine esaltanti di questo cammino risaltano senz’altro nelle testimonianze architettoniche bizantine, nell’Achiropita nella Cattedrale, nel fascino del Codex PurpureusRossanensis, riconosciuto patrimonio dell’Unesco, nell’alone di santità profuso da S. Nilo, S. Bartolomeo, fino alla moderna venerabile Madre Isabella De Rosis. Ma accanto a queste non si può ignorare tutto l’insieme di opere educative, assistenziali, sociali che hanno particolarmente caratterizzato il suo impegno a partire dalla seconda parte del II Millennio. Il cammino di questa storia viene evidenziato nel presente lavoro di Mons. Luigi Renzo, vescovo emerito di Mileto-Nicotera-Tropea, allo scopo non tanto di un arido godimento narcisistico, ma come dovere di memoria e come stimolo verso un futuro motivato ed illuminato.

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