di Cristian Fiorentino

Incontro lodevole ed esplicativo quello svoltosi, sabato sera 9 marzo, presso il “Centro di Eccellenza” allo scalo di Corigliano, e incentrato sulla presentazione del progetto della nuova statale 106 del tratto compreso tra Sibari e Corigliano-Rossano.

Appuntamento costruttivo promosso dall’organizzazione di volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” in cooperazione con il “Comitato per il Sottopasso" per la salvaguardia del territorio coriglianese. Ad entrambe queste associazioni, in effetti, va il merito per l’impegno investito di aver posto sotto la lente d’ingrandimento dell’opinione pubblica uno dei temi più caldi sul territorio. Manifestazione aperta a tutti i cittadini e nata con il fine preciso di comprendere nella fattispecie la progettazione di una così immensa costruzione. L’ingegnere Giuseppe Scorzafave ha, in realtà, passato in rassegna passo dopo passo, con il sostegno delle originali slide, l’intera opera vivisezionando ogni singolo particolare.

Illustrato, al numeroso pubblico presente, il tracciato, le peculiarità nonché le decisioni tecniche scelte dall’Anas. “Comitato per il Sottopasso" che, attraverso questa disamina, si è espresso a favore della nuova ss 106 dal viadotto Coserie a Sibari e della galleria artificiale nell’area di Rossano ma categoricamente avverso al mega cavalcavia che, secondo lo schema attuale, taglierebbe in due a mò di barriera lo scalo di Corigliano da Schiavonea. Comitato che ha assunto come proprio motto: «La Città non può continuare ad essere violentata» spiegando il perché del no al viadotto etichettato come un’astronave. Grafico del progetto di ammodernamento della stessa ss 106 già diffuso sul sito della Regione Calabria, alla sezione “Avvisi Via” e portato all’attenzione già da “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Organizzazione di volontariato che si batte da anni con slancio per la modernizzazione dell’intera arteria stradale jonica e presente all’incontro di sabato sera con diversi suoi membri, tra cui il suo combattivo fondatore Fabio Pugliese che ha introdotto e armonizzato l’evento esponendo i finanziamenti esistenti per i tracciati in progettazione. «Siamo riusciti- si legge sulla pagina facebook di Basta Vittime sulla ss 106- a presentare per la prima volta il progetto alla città di Corigliano-Rossano e a far partecipare tutte le parti politiche della terza città della Calabria. L’auspicio della nostra organizzazione di volontariato è proprio questo: che su un tema così importante non ci siano divisioni ma unità e condivisione al fine di realizzare gli obiettivi in modo costruttivo e propositivo». Tanti gli interventi che si sono susseguiti finalizzati ad esporre diverse riflessioni e quesiti in merito, anche tecniche e di legami col territorio. Presenti alla riunione molti esponenti politici che hanno preso la parola spiegando le proprie ragioni sul progetto. Tra tutti il sindaco Flavio Stasi che ha ripercorso dal punto di vista istituzionale e comunale tutta la cronologia e i vari passaggi del progetto in questi anni chiarendo, in due riprese, i colloqui avuti con gli organi di settore, le decisioni assunte e sottolineando come gli stia a cuore la salvaguardia dell’intero territorio.

Quest’ultimo passaggio proprio per respingere le critiche affibbiate in passato allo stesso primo cittadino di “non volere l’ammodernamento”. Ciò che, però, è stato contestato al sindaco, in particolare sulle varianti e sul mega viadotto, è stato il non voler rendere partecipi le altre forze politiche, cittadine e dell’associazionismo. In merito si è soffermato il senatore Ernesto Rapani che ha ricordato l’atto sinergico dei parlamentari calabresi per ottenere lo stanziamento dell’intera somma dei contributi per finanziare l’opera. Anche il consigliere d’opposizione Mattia Salimbeni, candidato a sindaco alle prossime consultazioni elettorali, ha messo in risalto le criticità del progetto e, ringraziando i promotori dell’incontro, ha espresso la sua volontà per una revisione della mega opera e di schierarsi al fianco di altre iniziative del genere. Non è stato da meno nel suo lineare contributo anche il già deputato del centro destra Giovanni Dima mentre Fabio Pugliese , direttore operativo di “Basta Vittime sulla ss 106”, ha strigliato sui ritardi sia Stasi che Rapani. La sintesi, a corredo, è arrivata dall’ingegnere G. Scorzafave del “Comitato per il Sottopasso” che non solo ha chiarito che le criticità emerse sul progetto saranno, a stretto giro, inoltrate sia all’amministrazione comunale che alla Regione ma anche invitato tutte le parti nel fare squadra affinché si possa all’unisono, con decisione e giusti stimoli, affrontare il problema nelle sedi opportune per ottenere le auspicate soluzioni. Stesso sindaco F. Stasi che, a tal proposito, si è reso disponibile a far proprie le osservazioni emerse nell’incontro e a trasmetterle anche come amministrazione. Tuttavia, è lecito attendersi adesso i risvolti di questo attivismo operoso e comunione di intenti che si spera possa essere più che tangibile.  

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