Il primo nella mia famiglia e questo mi riempie d'orgoglio.

Ma partiamo dal principio... dall'infanzia di quel bambino che... oggi è un uomo! Giovanni è sempre stato un bambino molto timido e riservato, ma amico di tutti, un po’ di meno (si fa per dire) della sua dolce sorellina(me) della quale, come ogni primogenito, nutriva un filino di gelosia, ma l'amore dopo poco tempo lasciò il posto ad ogni altro sentimento e Giovanni capì che il posto “da piccolo di casa” ora era passato alla sua sorellina, in questo caso la maggiormente piccola e più coccolata della nostra Famiglia.  Così, infatti, fu! Lui mi insegnò tante cose della vita, dalla matematica alla storia fino ai primi palleggi con il super Santos nel cortile di casa. Ma soprattutto le regole del calcio... Si perché lui è cresciuto giocando a calcio per strada, nei cortili di scuola o sui prati. Ogni occasione era sempre quella giusta.  Da piccolo amava  stare all'aperto a calciare quel pallone fino alle otto di sera, fino a che poi la mamma lo chiamava a tavola... amava anche darsi da fare con le faccende di casa, ma non solo, aiutava sempre il nonno a sbrigare i lavori giornalieri. Giovanni e il nonno dal quale gli fu dato il nome, erano molto legati fra loro. Legati non solo dalla relazione Familiare ma anche da una grande confidenza. Un’amicizia di quelle vere e sincere che nascono solo fra nonni e nipoti. “Lavoro e onore” gli diceva sempre L’operoso nonnino. Così come l’atto del lavoro gli insegnò, anche la dovuta ricompensa, ma solo quando era possibile, e poi  alla sera si concedevano sempre un giochino a carte. Mio Fratello, soffrì tantissimo quando nostro nonno venne a mancare. Non solo per la sua improvvisa scomparsa, bensì per il grande affetto che i due, fra loro, avevano e soprattutto perché il nonno, per Giovanni, era un modello di vita. In Parte questo fu compensato dall'affetto della Nonna Nunzia, anche lei sempre presente nella sua vita. La nonna, ancora più di prima partecipe e sempre pronta a sostenerlo, in tutto e per tutto. Quel bambino che di tutti i momenti, consigli e o insegnamenti con saggezza ne faceva già in giovane età vera ricchezza. E così tra gioie e dolori,  tra la scuola, gli amici e i primi amori,  lui trovò anche il tempo e la volontà di dare una mano operativa ai nostri genitori. Aveva poco più di quindici anni quando si dilettò per la prima volta tra i tavoli affollati di una sala di ristorante. Imparò in fretta quel complesso mestiere nonostante la sua giovane età. Insegno anche me quel meraviglioso lavoro. Terminata la scuola superiore, decise di prendere una pausa, di staccare un po’, di prendersi come si suol dire “un anno sabatico”. Lavorò, dunque come commesso. Fece anche uno stage a Rimini in una pizzeria. Ancora indeciso  per il futuro, alla fine grazie all'incoraggiamento di Mamma e Papà che conoscevano le sue capacità, presa la giusta e saggia  decisione di iscriversi all'università di Cosenza. Inizialmente scelse la facoltà di tossicologia dell'ambiente cambiando poi a CTF (chimica e tecnologia farmaceutiche). Si interessò sin da subito a questa nuova materia dando sempre ottimi risultati. Infatti, tutti noi notammo la sua passione per questa scienza  e il costante impegno che Giovanni impiegava nello studio. Quel bambino che … oramai aveva fatto tanti sacrifici e aveva quindi già conosciuto il corso della dura vita, continuava a dedicare oltre a  metà della sua giornata agli studi. Tutto ciò non bastava. Riconoscente e grato, lavorò per sostenersi agli studi per non far pesare più niente a nessuno. Con la sua determinazione riuscì a gestire benissimo sia la sua vita da studente e sia il lavoro par Time. Grazie alla sua operosità, autogestione e gratitudine, amato dalla sua famiglia, dai suoi Parenti e dai suoi amici ma soprattutto dalla sua cara Raffaella, riuscì il 22 marzo 2018 , con bravura, a terminare gli studi e a diventare a tutti gli effetti Dottore. Ha aperto con impegno e tantissima volontà nonché con tanti sacrifici, definitivamente, le porte della sua vita, senza mai privarsi di niente. “Giovà” sono davvero orgogliosa di te e di  questo fantastico obiettivo che hai raggiunto. Sei stato e sempre lo sarai, grande! Hai creduto in te stesso e hai realizzato ciò che desideravi. Ti auguro tutto il meglio che la vita ha da offrirti, continua sempre con la stessa tenacia a proseguire per la tua strada, oggi, domani, sempre. Auguri Dottore. Ti voglio bene.

Tua sorella Tina.

 

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