Fonte: Comunicato stampa

Povero sindaco Stasi. Lo immaginiamo già ripiegato su se stesso, sulla tastierina a scrivere i pensierini della sera, quello con cui inganna la città via social.

Ha già iniziato a fare la vittima, piangendo nelle chat che utilizza per dare ordini putiniani ai suoi, compresa l’organizzazione della macchina del fango che partirà a breve. La sua sarà la solita storia. Non spiegherà ai concittadini come sono spuntati milioni di euro di debiti di bollette non pagate per alimentare i suoi sollazzi musicali, ma racconterà che tutto ciò che è stato prima di lui è brutto e cattivo. Però avrà il coraggio di sobillare via social i più facinorosi per far credere che lui è lindo e pinto. Ed invece è stato costretto ad aumentare la tari all’aliquota massima per finanziare il suo innato mecenatismo, i concertini e gli eventi fantasma sui cartelloni estivi e invernali. Dica alla città quanti milioni di euro di debito ha prodotto, in quanto è sempre meglio fare autocritica che essere sbugiardato dal dissesto finanziario e dai debiti fuori bilancio. Spieghi alla città che amministra vergognosamente da cinque anni come sta spendendo i soldi pubblici che utilizza anche per sovvenzionare la sua personale campagna elettorale come ha fatto quando ha acquistato un messaggio promozionale sul Sole 24 ore con cui si imbrodava con la rigenerazione urbana che non c’è. Spieghi alla città che asfaltare le strade o rifare una scuola che sta cadendo a pezzi non è un miracolo e lui non è il messia ma è semplicissima ordinaria amministrazione spacciata per straordinaria. E non ci venga a dire che prima di lui non esisteva perché per lunghi decenni la città ha brillato ed è cresciuta socialmente con pratiche trasparenti e di buon governo che sono ancora oggi sotto gli occhi di tutti. No, caro sindaco, il passato non è brutto e cattivo come ti piacerebbe fosse descritto. Per uno abituato a riscrivere la storia degli eventi raccontando fatti storpiati ci aspettiamo di tutto. In cambio troverà una coalizione coesa, pronta a vincere le elezioni ed a governare la città con metodo. Quel metodo che guardandosi un po’ intorno è ben visibile a tutti e anche a Stasi. Caro sindaco, la tua demagogia alla panem et circenses e Il bieco populismo saranno spazzati via per sempre.

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