Intervento pronunciato nel corso dell’audizione del Comitato 100A davanti alla I^ Commissione del Consiglio Regionale “Affari Generali e Istituzionali” nel giorno

16 gennaio 2018 COMITATO 100 ASSOCIAZIONI PER LA FUSIONE CORIGLIANO ROSSANO

       Onorevole Presidente,

INNANZITUTTO A NOME DEL COMITATO, E MIO PERSONALE, DESIDERO RINGRAZIARLA INSIEME AI CONSIGLIERI PRESENTI

per il contributo che avete dato in questi anni al Progetto di Fusione dei Comuni di Corigliano e Rossano, senza il quale non saremmo giunti a questo stadio del procedimento

il Comitato 100 Associazioni ha sostenuto fortemente il Progetto di Fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano e giova ricordare, in breve, che il 21-22 gennaio 2014, quale autorevole atto di Cittadinanza Attiva, presentava un motivato Appello, in tal senso, alle due Amministrazioni comunali ed ai Presidenti dei rispettivi Consigli

MERAVIGLIA ANCORA TUTTI NOI

che un simile Progetto innovativo non abbia coinvolto a sufficienza l’opinione pubblica regionale e nazionale ma abbia lasciato quasi indifferenti: Istituzioni, Grande Stampa scritta, parlata e vista, mentre potremmo dire che giornalmente, per certe start up o iniziative sociali di impatto molto meno rilevante, sia sotto il profilo pubblicistico che per quello democratico, c’è grande attenzione. Per questo Progetto che è nato e si è sviluppato dal basso con straordinari risultati ottenuti dai cittadini, dalle associazioni ed alla fine dalle Istituzioni, si tace o al più, si mormora.

È questo un “gap” che la Regione Calabria deve colmare al più presto assumendosene la paternità e la responsabilità anche perché

il Presidente Oliverio ed il Prof. Viscomi, qui presente, ne sono stati, fin dall’inizio, energici  sostenitori

EBBENE  

Quell’Appello alla Fusione, otteneva già nel giugno 2014, da entrambi i Consigli Comunali riuniti in seduta comune a Rossano, voti in favore dell’ambizioso Progetto. Quindi a gennaio 2015 deliberava pro Fusione il Comune di Rossano con autonoma e comprensiva motivazione, recependo il senso di quella petizione popolare e altrettanto faceva a febbraio 2016, il Comune di Corigliano. In data 30 ottobre 2016 poi è stata presentata al Consiglio Regionale della Calabria la proposta di Legge per la Fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano da parte dell’on. Giuseppe Graziano, cui va il nostro deferente ringraziamento, fatto che avviava concretamente il relativo iter.

SENTO ORA IL DOVERE OLTRE CHE IL PIACERE DI SALUTARE

SEPPURE A DISTANZA, LA PERSONA DI GIUSEPPE GRAZIANO GIÀ MEMBRO DELL’ASSISE REGIONALE, PER IL SUO GRANDE CONTRIBUTO DI IDEE E DI AZIONE IN FAVORE DI QUESTA FUSIONE

E DI DIRE CHE AVREMMO VOLUTO CHE EGLI FOSSE, ADESSO, AL NS POSTO A CAPEGGIARE LA DELEGAZIONE DEL COMITATO IN QUESTA AUTOREVOLISSAMA AULA, MA NON ESSENDO STATO POSSIBILE, CE NE RAMMARICHIAMO DI VERO CUORE NEL MENTRE RIVOLGO UN SALUTO ALL’ON. GIANLUCA CHE LO HA SOSTITUITO ED È QUI PRESENTE.

Sul versante poi degli inveterati contrari a tale Progetto, si osserva invece che non tutti ma solo alcuni, oggi, spingono in direzione del prender tempo prima di procedere all’approvazione della Legge, all’evidente scopo di differirne gli esiti e gli effetti sine die e ricordiamo che tuttora pende davanti al TAR della Calabria un ricorso che avversa questo progetto di FUSIONE, ESPRIMENDO L’AUGURIO CHE PRIMA O POI SIA RINUNCIATO.

Tali avversari, ancorché mancanti dall’autorevolezza necessaria e dei numeri per mettere in crisi il Progetto, continualo a non tenere in conto che:

1)-Le due Città sono già fuse per le mille ragioni già dedotte nei vari documenti Consiliari ed in quelli spontanei del Comitato e degli stessi Comuni;

2)-La popolazione si è già espressa al Referendum con un numero di partecipanti al voto assai rilevante e percentuali di SI del 63% a Corigliano e del 96% a Rossano. Per ciò stesso il Comitato chiede il rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente per l’approvazione della legge istitutiva del nuovo comune Unico e cioè di 60 giorni decorrenti dalla comunicata ufficializzazione del risultato Referendario, dando ogni necessario ed imposto altro provvedimento. Infatti nessun rinvio o, peggio, efficacia differita può trovare ingresso in questo procedimento legislativo, né valgono richiami ad altre fattispecie diverse da quella in atto, sia nel merito come le dimensioni dei Comuni interessati che nel procedimento. Pertanto tali richieste, ove giungessero in Commissione, dovranno essere ritenute, a ns avviso, pretestuose e contrastanti con gli atti amministrativi fin qui posti in essere, nonché in aperto conflitto d’interessi atteso che nel gennaio 2017 davanti a questa stessa I^ Commissione, le audizioni degli Amministratori delle due Città e del Comitato davano esito positivo, così come pure gli interventi dei Parlamentari, dell’Esecutivo e degli Uffici, con il solo distinguo di qualcuno che, prima dell’indizione del Referendum, vi fosse un maggiore intervallo di tempo per alcune verifiche tecnico-contabili nei due Enti, cosa che è stata accolta ed è avvenuta, così determinando i tempi del Decreto del Presidente della Giunta On. Mario Oliverio – che si è distinto sempre in questa vicenda per vicinanza sua personale e di tutto l’Esecutivo al Progetto della Fusione - disponendo che quello si svolgesse – IN OSSEQUIO A TALI RICHIESTE- non prima del 22 ottobre 2017, con gli esiti positivissimi suddetti, in favore della Fusione.

 

PERTANTO OGGI LA POPOLAZIONE DELL’ISTITUENDO COMUNE UNICO, SI ASPETTA CHE LA LEGGE GIUNGA IL PIÙ PRESTO POSSIBILE, SENZA DIFFERIMENTI E RINVII CHE, DIVERSAMENTE, NON POTRANNO CHE GENERARE DISORIENTAMENTO, PROVOCARE IPOTIZZATI CORTOCIRCUITI ISTITUZIONALI E IN DEFINITIVA RAFFORZARE, ANCOR PIÙ CERTA OPINIONE NEGATIVA DELLA POLITICA, IN UN MOMENTO PROSSIMO AD ELEZIONI, NEL QUALE QUINDI SE NE AVVERTE MAGGIORMENTE IL PERICOLO, TANTO PIÙ NEI NS. COMUNI.

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA, PER ALTRO VERSO, CON L’APPROVAZIONE DI QUESTA LEGGE PRO FUSIONE CORIGLIANO ROSSANO VARERÀ L’ATTO CERTAMENTE DI MAGGIORE RILEVANZA TERRITORIALE POSTO IN ESSERE NELL’INTERA CONSILIATURA CHE VOLGE AL SUO TERMINE.

NON DIMETICANDO CHE I PRIMI 50 ANNI DELLA REGIONE CALABRIA

-A DIRE IL VERO NON TUTTI DA RICORDARE, ANZI–

NASCONO CON UNA FUSIONE DALL’ALTO VOTUTA DAI GOVERNI DELLA FINE DEGLI ANNI 60 CHE FU QUELLA DI LAMEZIA TERME ALLA QUALE, FORSE, SE ALLORA SI FOSSE DATO IL GIUSTO IMPULSO E IMPORTANZA, TANTE COSE DELLA STORIA DI QUESTA ISTITUZIONE, SAREBBERO POTUTE ANDARE IN BENALTRA DIREZIONE

QUINDI

AI FUTURI CONSIGLIO COMUNALE E SINDACO DELLA NUOVA CITTÀ SPETTERÀ DI AFFRONTARE UNA FASE COSTITUENTE CHE DOVRÀ ESSERE ALLARGATA AL CONCORSO ATTIVO DI TUTTI I CITTADINI AFFINCHÈ TALE PERCORSO DI TRANSIZIONE ISTITUZIONALE RESTI AL RIPARO DA SPECULAZIONI E DA SOTTERFUGI DI QUALSIASI NATURA, COSÌ COME RIBADITO DI RECENTE DA S.E. IL VESCOVO DELLE DUE CITTÀ MONS. SATRIANO CHE TANTA POSITIVA PARTE HA FIN QUI AVUTO NEGLI ESITI POSITIVI DELLA FUSIONE.

 

LA STORIA CHIAMA I NOSTRI CONSIGLIERI REGIONALI AD APPROVARE LA LEGGE GRAZIANO CELERMENTE ED IN MODO COSCIENZIOSO, PER IL BENE DI TUTTA LA CALABRIA E PER IL SUO PROGRESSO. 

 

IL COORDINATORE - AVV. AMERIGO MINNICELLI

 

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