di Cristian Fiorentino

Anche in occasione del prossimo 1° maggio 2023, si rinnoverà il tradizionale appuntamento con la “Passeggiata Ecologica” nel centro storico di Corigliano.

Manifestazione patrocinata dal comune e organizzata dalla “Pro Loco” di Corigliano, dalle associazioni “Sinergie-Framundo”, “Coriglianesi nel Mondo”, “Corigliano Crea Promuove e Recupera”, “Il Serratore” e “Pro Loco” di Rossano. Il programma prevede il ritrovo presso piazza del “Popolo”, alle 8:30, da dove i ciceroni guideranno il gruppo dei radunati per via San Francesco, imboccando rione “Fosso Bianco” e attraversando l'antico “Arco” per poi costeggiare le cinta muraria e valicando la “Purtella” (letteralmente piccola porticina) per poi transitare per rione “Cirria” e approdare a valle presso il fiume “Coriglianeto”. Nella zona “Cirria”, in via Piave, sarà possibile ammirare una datata fontana, restaurata per l’occasione, e in origine abbeveratoio degli asini e degli animali. L’iter proposto ha una doppia notevole valenza perché presenta la parte antica del paese, attraverso la sua secolare storia, intrisa di particolari e aneddoti, e l’ampio versante delle tradizioni. Tra queste, in effetti, c’è l’usanza coriglianese di apporre dal balcone o dalle finestre delle proprie abitazioni una tovaglia di lino con una rosa (giusto per intenderci quelle che anticamente venivano considerate le più pregiate tovaglie del corredo portato in dote dalle donne) in onore della Madonna a cui il mese di maggio, secondo la concezione cristiana, è interamente dedicato. L’altra tradizione autoctona, un po' cristiana e un po' pagana, è quella di attraversare un corso d’acqua, piccolo o grande che sia, che simboleggia il passaggio alla nuova stagione sperando nel buon auspicio. Originariamente, infatti, era una consuetudine che molti praticavano come presagio ben augurante soprattutto per la coltivazione delle campagne e dei giardini per il buon raccolto. Il primo maggio, in pratica, l’usanza vuole che si debba passare l'acqua da sponda a sponda (nel caso specifico il fiume Coriglianeto) recitando anche una particolare preghiera a San Paolo che protegga dal morso del serpente, in dialetto “scurzunj”, un Ave Maria e mangiando dei fichi secchi. Pratica che, sempre secondo leggenda, permetterebbe di evitare di incrociare serpi non solo in termini di animali ma anche di persone considerate perfide. Torrenti che, specie un tempo, erano nuclei di molte attività del popolo e che ancora oggi conservano attrattiva e memoria. Quella stessa memoria fatta di storia e tradizioni che gli enti, con in testa la “Pro Loco” e le associazioni promotrici, sul versante coriglianese, vogliono recuperare, conservare e tramandare facendo letteralmente rete in maniera sinergica e energica. Per tale, motivo, si mirerà ad una cooperazione fattiva che vada al di là degli individualismi e volta alla valorizzazione del considerevole patrimonio presente. Premesso che il lavoro sarà corposo e le competenze non mancano, oltre alle iniziative già fatte e riproposte finora, altre operazioni di recupero e eventi sono in cantiere. Tornando alla “Passeggiata Ecologica”, giunta alla sua venticinquesima edizione, va aggiunto che non mancherà l’intrattenimento musicale e che sarà presente un punto ristoro come sempre a cura della famiglia Cassavia. Si spera solo in condizioni meteo concilianti e che permettano a coriglianesi e non di “Passare l’Acqua” anche questo primo maggio.

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