di Francesco Caputo

E’ partito ufficialmente ieri l’iter verso il processo di beatificazione per Fortunata Evolo, conosciuta da tutti come Natuzza, la mistica originaria di Paravati che morì il 1 novembre 2009 “in odore di santità”.

Una vita, quella di Natuzza, trascorsa nella semplicità e nella povertà, visioni angeliche, la comparsa delle stimmate, il dialogo con le anime dei defunti e tanti altri fenomeni che sono al vaglio delle autorità religiose. Dopo il via libera da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Renzo, alla presenza di tanti sacerdoti e soprattutto i “figli spirituali” di Natuzza, accorsi da ogni parte d’Italia e del mondo per ricordare questa semplice ma grande donna che, attraverso la sua vita “umile e devota” continua ancora, oggi, a richiamare a Paravati migliaia di pellegrini. Grazie “mamma Natuzza” permetti che ti chiamo Nonna, perché mi ricordi tanto la mia cara e buona Nonna che come te viveva in semplicità la sua vita e coltivava nel cuore la grande devozione verso Gesù e verso il Cuore Immacolato di Maria. Natuzza e i nonni, in fondo, sono “santi con lo specchio”, perché il loro amore è il riflesso dell’amore di Dio.

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