di Giulio Iudicissa

Un giorno, potresti trovarti dinanzi ad un campo fiorito, ad un tramonto, ad un cielo stellato, al profumo di un cambio di stagione e rimanere lì, senza emozioni, in uno stato di estraneità. Ecco, non senti più entusiasmo, il che vuol dire, come la parola racconta, che l'animo si è svuotato. La divinità, che vi abitava, è partita. Non è più “dentro di te” e, quando dentro non hai un dio che ti scuote, nulla più vedi e senti. Sei rimasto solo. Il Il mio augurio: il dio, che ti è stato compagno, dimori sempre in te.

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