di Giulio Iudicissa

Opere, che hanno visto la luce cento o più di mille anni fa, ancora si espongono nelle librerie di tutto il mondo. Cercate, comprate, lette, discusse in ambito accademico, si prestano anche al buon conversare familiare. Evidentemente, hanno qualcosa di speciale, su cui tempo e spazio, mode e costumi non possono interferire. Camminano con il loro passo, parlano una lingua universale, confortano, indignano, commuovono. Sono versi e prose che nascono per non morire mai.

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