In data odierna a Corigliano Calabro (CS), militari della locale Compagnia Carabinieri hanno dato esecuzione a tre ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere - emesse dal GIP del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica coordinata dal Dott. Eugenio Facciolla – nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in rapina aggravata e furto aggravato.

Nello specifico le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Corigliano Calabro, si riferiscono a tre cruenti fatti (due rapine in abitazione ed un furto ad un tabacchi) accaduti fra il dicembre del 2014 e l’ottobre del 2015, riguardanti una banda di ragazzi di Corigliano, SCHIAVELLI Loris, VERONESE Pasqualino e FILADORO Cristian  dediti a compiere reati contro il patrimonio, caratterizzati nell’esecuzione degli stessi da “allarmante spregiudicatezza”. Le due rapine in abitazione avvenivano a Corigliano Calabro, la prima in danno di due anziani coniugi, durante la quale i malfattori immobilizzavano le vittime legandole alle sedie con fasce e li depredavano di tutte le collane e i gioielli preziosi presenti in casa, delle fedi nunziali, dei cellulari e financo dell’autovettura personale per un danno complessivo di svariate migliaia di euro. La seconda era stata eseguita ai danni di un’anziana vedova del posto, che era stata pedinata, sfruttando per l’irruzione il momento in cui si trovava sola in casa. La vittima era stata minacciata più volte con un grosso coltello a serramanico e gli erano stati sottratti da dosso gli orecchini e la collana in oro, le fedi nunziali riportanti la data del matrimonio ed un anello con pietre preziose. Il furto era stato, invece, consumato in piena notte presso una tabaccheria di un distributore di benzina di San Giorgio Albanese: la banda aveva divelto le serrande e le inferriate ed una volta all’interno del locale aveva fatto razzia di tutti i tabacchi esposti, centinaia di pacchi per un valore stimato di oltre cinquemila euro. Il quadro indiziario si fonda su puntuali e completi esiti dell’attività investigativa condotta, corroborata dagli accertamenti biologici e dattiloscopici esperiti dal R.I.S. di Messina. Gli odierni arrestati sono stati tradotti tutti presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

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