Il 16 luglio di sette anni fa, vinto da un male che non lascia scampo, cessava di vivere l’amico Tonino Santoro.

Nell’immediatezza del triste momento pubblicammo un nostro personale ricordo di quest’uomo dotato di un altruismo fuori dal comune. Persona perbene che dopo avere servito lo Stato per tanti anni, negli anni della pensione si era messo a disposizione della Comunità parrocchiale di Schiavonea. Persona ricca di genorisità e volontariato fuori dal comune. Ecco perché a sette anni di distanza da quel triste 16 luglio 2015 lo vogliamo ricordare, riproponendo quel nostro affettuoso ritratto vergato su di lui.

«Caro Tonino, credimi mi è difficile pensare che non ci sei più, che la Comunità di Schiavonea, quella buona, genuina, generosa, affabile, altruista non potrà più contare sulla tua testarda e generosa disponibilità. Come ho avuto modo di dirti in uno dei nostri ultimi, purtroppo, incontri mi ritengo fortunato di avere incontrato un Uomo come te, una persona capace di inculcarti sentimenti quali la generosità, l’altruismo e l’onestà. Ti dicevo che mi sentivo ricco, perché avere la tua amicizia e la tua stima in un mondo come quello attuale, dove requisiti del genere sono davvero molto difficili da trovare in una persona, non è cosa facile.  E con la modestia che ti ha sempre contraddistinto, mi rispondevi con un sorriso di scherno, quasi a scusarti per tutto ciò. Ti ho conosciuto, bene, in una fredda sera di tanti anni fa, allorquando mi presentasti Padre Anselmo, perché dovevo scrivere un articolo sui ritardi che si stavano registrando nella realizzazione del nuovo complesso parrocchiale di Schiavonea. Da li ho avuto modo di apprezzare il tuo stile, la tua umanità, disponibilità, schiettezza e soprattutto umanità. Ah caro Tonino quanto mi mancherà quella tua carica umana. Ritengo sia oltremodo superfluo e riduttivo ricordare quello che tu hai fatto per la comunità parrocchiale, e non solo, di Schiavonea. Le vecchie e le nuove generazioni possono testimoniare di un uomo, Tonino Santoro, che non si è mai risparmiato per gli altri, e non solo dal punto di vista fisico, ma anche economico, privando molte volte degli affetti necessari la sua famiglia.    L’affetto e la stima che un personaggio burbero ma straordinariamente umano come Padre Anselmo aveva per te, me lo ha confermato questa mattina allorquando raggiunto telefonicamente, con la voce rotta dalla forte emozione mi ha detto: “Ci ha lasciati un amico. Preghiamo per lui”. Ecco caro Tonino eri davvero un Amico, eri l’amico di tutti: giovani, vecchi, donne e bambini, parroci e suore. Oggi purtroppo sono costretto a dare conto  della tua scomparsa dopo una  strenua lotta contro quel male che ancora oggi miete troppe vite e che stavolta ha reciso la tua. Vorrei avere il dono straordinario della consolazione per poterlo dare a tua moglie, ai tuoi figli, ai tuoi congiunti, a tutti quelli che soffrono e sprofondano nella tua mancanza. Vorrei, vorrei tanto; ma loro hanno nella testa e nel cuore i giorni e le notti che, assieme a te, hanno consumato, indagando il volto dei medici e il tuo, nascondendo anche a se stessi la profonda inquietudine che li attanagliava. Quell’inquietudine è finita, come la tua sofferenza, per vincerla le hai tolto anche il respiro, il tuo, compiendo il cammino della tua vita. Questo è un uomo, vorrei gridare a me stesso e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerti. Tanti, tanti amici, che ne siamo più che certi, verranno domani alle tue esequie per esprimere il loro cordoglio alla tua famiglia, per onorarti e ringraziarti, come si fa con un uomo giusto, genuino, appassionato. In tanti, ciascuno citando un proprio ricordo, me lo hanno ripetuto in queste ore: Tonino era davvero una bella figura di uomo, concludevano tutti. Era un uomo che credeva in se stesso e nella propria terra, diceva il primo; ricordo il suo impegno per la realizzazione del nuovo complesso parrocchiale, diceva un altro. Ma poi come non ricordare il suo impegno nelle attività dell’oratorio a fianco dei giovani. Il suo impegno verso i più bisognosi con la Caritas. E ancora le tante fatiche per raccogliere i fondi per la festa della Madonna del 5 agosto. E tanto, tanto, altro ancora. Sì, Tonino era così; dava del tu alle persone, prendeva di petto i problemi, agendo in maniera limpida e non risparmiandosi mai. Caro Tonino, ne è passato di tempo. E’ stata una vita bella la tua: per la tua comunità, per la tua terra, per i tuoi amici, per la tua famiglia. Anche in questi ultimi anni hai dato il meglio di te; impegnandoti; dando l’esempio; aiutando tutti a crescere; fino alla fine. Non ti sei perduto d’animo, hai retto i colpi bassi della menzogna cattiva e arrogante. Gridiamo affinché prevalga sempre la verità e la operatività, dicevi. Impegniamoci il più possibile. Eri come il vento fresco della brezza marina, eri il refrigerio consolatore, eri l’amico, l’anima vera della comunità di Schiavonea. Malato, affaticato, hai continuato ad agire come sempre . Ne hai portati di pesi interiori, Tonino; certo che ora ci manchi, che sarà forte la mancanza di uno come te; ancor più ora che è sera; ti sia lieve la nostra terra, ti sia sereno il riposo. Addio Tonino; sei ora parte del mondo che ci ha dato la vita e che amiamo; sei tornato ad essere Comunità. Addio.»

 

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