Stamattina il mare è più affascinante del solito, è un rimando di suggestioni e colori da ammirare dalla spiaggia dei pescatori del Borgo marinaro, una comunità costiera antica e laboriosa, ma che sta attraversando un momento difficile.

Infatti è noto a tanti che da più tempo il settore della piccola pesca artigianale del litorale della Sibaritide, e in particolare quello di Schiavonea, - dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato Pescatori Costieri Artigianali Corigliano-Rossano - è in ginocchio, ma è ancora più preoccupante che tutti gli appelli fino ad oggi rivolti al nostro Sindaco per un suo intervento, fino alla data odierna, sono rimasti inascoltati. Tuttavia, pur in questa indifferenza non comprensibile, il nostro pensiero è rivolto al lavoro duro e rischioso dei pescatori artigianali che devono subire non solo la crisi in atto, ma anche le denunce per “l’occupazione abusiva del demanio marittimo” con le tradizionali imbarcazioni, così come la delusione per l’ingiustificata “non disponibilità” dei nostri amministratori a incontrare i pescatori della pesca artigianale. Forse non è scandaloso pensare che la piccola pesca è relegata agli ultimi posti nell’agenda degli amministratori del nostro Comune, e poi, in riferimento alle dinamiche locali, non essendo in linea con “il pensiero unico” è probabile che per questo siamo classificati come cittadini di serie B! Eppure siamo una componente importante dell’economia della pesca artigianale della nostra area urbana, una categoria numerosa, laboriosa e fortemente preoccupata per il futuro della nostra attività. Certamente poco incline alle scampagnate musicali ma, al contrario, impegnata con il lavoro in mare per meglio tutelare e sostenere le proprie famiglie. E poi le nostre richieste sono assolutamente “normali”: chiediamo maggior attenzione e tutela “dai soliti ignoti faccendieri/ vampiri”, di essere sostenuti nelle sedi opportune avverso normative non adeguate alla storia e tradizione delle nostre comunità costiere, ai vincoli all’utilizzo di tecniche e attrezzi da pesca, alla mancanza di servizi attrezzati per la piccola pesca artigianale per continuare a svolgere l’attività nel pieno rispetto della legalità. Vorremmo che il Comune si impegnasse per predisporre interventi atti a fronteggiare l’inquinamento marino e bloccare il “saccheggio” della fascia costiera del Comune con la maggior estensione litoranea della Calabria. Ma anche uno sforzo avverso la gestione burocratica e politica del FLAG (Gruppo di Azione Costiera), strumento in attuazione ma senza nessuna ricaduta sui livelli occupazionali del settore perché, a nostro avviso, non in linea con gli obiettivi della programmazione dell’Unione Europea. Insomma, non facciamo peccato se configuriamo il fallimento di questo importante strumento perché si può configurare che siamo in presenza di dispersione di denaro pubblico per il venir meno dei due obiettivi delle linee strategiche della P.C.P. dell’Unione Europea: “ la diversificazione e l’innovazione” che avrebbero dovuto sostenere la grave crisi occupazionale ed economica della pesca artigianale. Se, invece, saremo ascoltati dal Sindaco, gli chiederemo una vera inversione di rotta in direzione dello sviluppo dell’economia costiera in modalità inter-settoriale. Ma diventa inderogabile impegnarsi per un obiettivo comune e tutti insieme dobbiamo ottimizzare lo strumento comunitario pesca per creare condizioni di sviluppo, ma è necessario che il viaggio comprenda gli attori dello sviluppo locale ed, in particolare i pescatori artigianali, il mondo della cultura e della scuola e tutti gli operatori dell’economia costiera della nostra Città. Tutti insieme, da protagonisti, possiamo far decollare il “FLAG Corigliano-Rossano”. Inoltre, vorremmo far presente che anche noi piccoli pescatori costieri artigianali abbiamo voluto la fusione dei due Comuni di Corigliano e Rossano e lo abbiamo fatto per tutelare il nostro territorio e cercare di mettere in cantiere nuove opportunità di sviluppo e occupazione. Al contrario, se ancora permane il silenzio, il diniego all’ascolto, forse dobbiamo incominciare a preoccuparci seriamente per il nostro futuro. Il settore della piccola pesca artigianale invecchia e, se non utilizziamo le opportunità a portata di mano messe a disposizione della UE i giovani abbandonano in cerca di miglior fortuna in altri territori anche perché hanno perso la pazienza di sopportare i diversi “votantonio” che fanno promesse fantasmagoriche e poi a risultato conseguito calano il sipario. Noi piccoli pescatori artigianali vogliamo continuare ad avere fiducia in Corigliano-Rossano perché siamo convinti che dopo il buio della notte arriva sempre l’alba: la nostra – conclude Salvatore Martilotti - è una attività da tutelare e salvaguardare ma anche da valorizzare, al Sindaco chiediamo proprio un impegno serio e concreto in questa direzione.

Salvatore Martilotti Presidente “Comitato Pescatori Costieri Artigianali Corigliano-Rossano”                                       

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