di Francesco Caputo

Il “paese dei balocchi”; mi perdonerà il compianto Collodi per questa citazione.

Siamo in piena campagna elettorale, in vista delle consultazioni nazionali del 4 marzo e magicamente arrivano, nella nostra Regione, i “regali”. Apertura di strade, consegna di lavori, reparti ospedalieri che magicamente aprono o riaprono. Sembrerebbe una favola a lieto fine, ma si tratta della solita “scampagnata”. Le classiche foto di rito che mostrano l’immagine di un paese che non esiste, di un “miracolo” che non c’è. La nostra sanità resta quella dei tempi di attesa troppo lunghi o strutture inefficienti e difficili da raggiungere. Quindi, si va fuori regione per curarsi e spesso si decide di “emigrare” anche solo per una semplice diagnosi, per un esame diagnostico. Questa è la realtà dei fatti, certamente le eccellenze non mancano, ma sono poche e di sicuro non bastano per le migliaia di cittadini calabresi che in un modo o nell’altro devono fare  i conti, quotidianamente, con la sanità. Le nostre strade sono tra le più pericolose d’Italia. Solo la 106, ogni anno, presenta un conto amaro di morte e sangue, più di un bollettino da guerra, per non parlare dell’agibilità delle scuole, con impianti al limite della decenza. Non raccontatemi favole, abbiate il coraggio, come amministratori della cosa pubblica, di presentarvi davanti alla popolazione per quello che realmente avete fatto, non per quello che farete. Non vendeteci sogni a”artificiali”…il 4 marzo cambiamo non solo l’Italia, ma il futuro della nostra Regione....Auguri a tutti!

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