Fonte: Comunicato stampa

Le elezioni politiche credo abbiano dato un messaggio chiaro all'intera classe dirigente nazionale ed in particolare a chi avrebbe dovuto guidare il campo progressista È fallita la politica dei veti personali incrociati e della “quasità politica”. La nostra gente ha dimostrato di non amare le brutte copie, e di volere contenuti chiari, netti, soprattutto in materia di politica economica. Forse (finalmente) finisce il tempo in cui si tenta di stare sia dalla parte del ceto medio, delle piccole partite iva e dei meno abbienti (purtroppo sempre meno differenti) stando allo stesso tempo dalla parte di grandi banchieri e delle multinazionali, a partire da quelle dell'energia. Così come spero sia finito il tempo in cui si tenta di stare dalla parte del Sud senza però dire una parola sull'autonomia differenziata. Se si vuole ripartire, bisogna scegliere da che parte stare, a tutte le latitudini. Inoltre è fallita, spero definitivamente, la politica dei candidati di plastica, ovvero quelli calati da Roma senza alcuna considerazione per il territorio, le strutture periferiche, gli amministratori locali. Il fallimento, sotto questo aspetto, è quasi totale. A tal proposito, se il nuovo Governo - che sarà politicamente anni luce distante da me - intende dimostrare serietà, mi aspetto cambi immediatamente questa oscena - quasi parassitaria - legge elettorale costruita per l'autoconservazione a scapito della rappresentanza. Ora attendiamo la nuova maggioranza parlamentare alla prova più difficile ed importante, che non lascerà spazio a digressioni intellettuali o ideologiche: individuare immediatamente delle soluzioni strutturali a sostegno di famiglie, imprese ed enti locali contro il caro energia, il caro gasolio, il caro vita. Senza un intervento in questa direzione, l'autunno sarà gelido e l'inverno medioevale, anche in termini sociali. Nessuno, a nessun livello istituzionale, avrà tempo di occuparsi di altro. Per quanto riguarda il nostro territorio, al neoeletto senatore della nostra città, Ernesto Rapani, auguro con sincerità un buon lavoro. Si tratta dell'unica espressione della città e del territorio, e siederà tra i banchi della maggioranza parlamentare e dell'azionista politico di maggioranza del nuovo Governo. Al netto, quindi, della chiara differenza politica, a lui la responsabilità e l'importante compito di portare in seno al Parlamento le istanze del territorio e di Corigliano-Rossano. Sono certo che molti cittadini abbiano votato senza ideologie con questo intento, e pertanto mi auguro che porti a termine tale compito con efficacia, potendo contare, ogni qual volta si tratterà di tutelare il bene del territorio e della nostra città, sulla massima disponibilità istituzionale dell'Amministrazione Comunale. Tribunale, Statale 106, ferrovia ionica, rafforzamento dei presidi statali sul territorio eccetera: i temi li conosciamo a memoria perché sono gli stessi da 20 anni e con governi di diverso colore. Sono i temi sui quali mi auguro, con l'intera comunità, si possano registrare risposte concrete. Buon lavoro.

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