Coloro che detengono i terreni comunali in affitto pagano il relativo canone ? E’ questo l’argomento al centro di una lettera che il Movimento Centro Storico per Corigliano ha protocollato ieri al Sindaco Stasi e al consigliere comunale Graziano.

Questo il testo integrale della lettera: Tenuto conto delle gravi carenze economiche delle cassa comunali, oramai notorio, il movimento "Centro storico" precisa che già nel 2014 ha sollevato il problema, interessando la stampa ed  invano il sindaco di allora, compreso l' intero consiglio comunale. Purtroppo, le nostre sollecitazioni, non hanno sortito alcun  effetto. In base alle leggi di allora (1815) le terre furono divise ed assegnate in "libera proprietà" mediante pagamento di un canone annuo ai cittadini poveri del comune. Ad oggi, tale canone, viene riscosso? Chiediamo se nel tempo, fino ad arrivare ai tempi nostri, gli affittuari sono diventati pieni proprietari? Le quote, sono state alienate prima che siano trascorsi dieci anni dalla loro assegnazione? Nel tempo, come è avvenuta l'assegnazione delle terre? Terre usurpate dai vari signori potentati agrari locali. Questi ancora detengono o no il possesso provvisorio dei terreni demaniali? Signor Sindaco il problema demaniale a Corigliano è la più grossa questione ancora aperta dopo la questione della Sila. Riconoscendo l'importanza del problema, se non altro perchè esso per circa un cinquantennio viene vissuto in primo piano e dove nessuna amministrazione ha ritenuto di affrontarlo compiutamente. Le operazioni di quotizzazione hanno dato i risultati sperati?  Purtroppo ad oggi tutto è avvolto in un alone di mistero. Le chiediamo, se è possibile oggi mettere in moto un doveroso, anche se lungo e complesso, meccanismo della" reintegra" dei terreni da parte del comune. Come è stato possibile che la maggior parte delle terre a disposizione dei contadini  e dei poveri siano andate nel tempo a finire nelle mani di chi ha avuto la possibilità finanziaria di migliorare la produttività dei fondi con operazioni di bonifica e  arginatura dei torrenti? Tutto ciò nel tempo riteniamo che ha consentito alla affermata borghesia della terra di rimpinguare il proprio patrimonio, rendendolo più solido e prospero con i terreni di proprietà del comune, senza pagare le quote di affitto annuo. Le diciamo, a titolo informativo che il comune in tutto questo tempo, non ha fatto niente. Pertanto le chiediamo signor Sindaco una sentita coscienza a favore delle casse comunali, le chiediamo, una coscienza politica più aperta, democratica e trasparente al fine di difendere la piccola proprietà contadina e pretendere dagli affittuari il dovuto per dare sollievo alle casse comunali per poter alleggerire, eventualmente, la pressione dei tributi comunali. La proprietà a Corigliano, è nelle mani di pochi agrari, scarsa è la piccola proprietà contadina. Pertanto Le chiediamo l'attenzione che merita il problema, non fosse altro che lei Sindaco, è uomo giovane, acuto e prudente. Acuto per scoprire e speriamo di no, prudente per coprire. Speriamo che vengano a galla le inadempienze perpetrate da altri in tutti questi anni. Non è nostra intenzione additare al pubblico disprezzo nessuno, però se uno continua a sbagliare volutamente, e speriamo non sia il caso suo, allora è meglio che vada allontanato affinchè qualcuno non incominci a diffidare anche di Lei, cosa che gli avversari politici hanno già posto in essere, mettendo in giro la voce che vorrebbe che tra questi potentati agrari, vi siano soggetti, per quel che dicono, che abbiano investito politicamente nella sua campagna elettorale. Ciò che le si chiede ancora è di pubblicare i suddetti affitti passivi (case, comodato d' uso di terreni e fabbricati o semplicemente tributi comunali, tipo spazzatura, canone idrico e canone depurazione). Con questa missiva, la esorto a nome del Movimento e credo dei cittadini di Corigliano di verificare  quanto sopra esposto. So bene che è un campo minato e credo,  mi scusi la modestia che anche a Lei non sarà permesso risolvere anche la sola problematica dei cosiddetti " livellari". Ciò che si chiede ancora sempre per la trasparenza da Lei invocata sui palchi, di pubblicare l' elenco dei beni comunali e degli affittuari per come risulta dalla deliberazione della giunta comunale n. 7 del 09.01.2017 varata dall’allora sindaco Geraci. Verificare infine se qualche affittuario, abbia venduto il terreno di proprietà   del comune con rogito notarile.

 

Movimento centro storico- Corigliano Calabro-   Luzzi Giorgio

 

 

 

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