Foto: Amerigo Minnicelli (Comitato 100 Associazioni)

"BASTA OMICIDI SULLA SS 106" potrebbe essere un’amara caricatura della più nota “BASTA VITTIME SULLA SS 106” che il carissimo Fabio presiede con efficacia e competenza, ottenendo degli apprezzabili e apprezzati risultati concreti.

In tale contesto si inserisce la brutta storia (che ha dell'incredibile) della “nostra” Deputazione 5 Stelle, concernente il Tronco SS 106 litoranea Jonica, da Roseto alla Piana di Sibari, poche decine di chilometri che ostacolano il collegamento del vasto territorio nord-est della Calabria, ricco e operoso, dove si muore di sinistri stradali come su nessun’altra Statale italiana, con il resto della Rete Italia a 4 corsie e che oggi comprende anche la TERZA CITTA’ DELLA REGIONE nata dalla Fusione di Corigliano e Rossano. Premetto che non disdegniamo affatto coloro che difendono i propri diritti, quindi chapeau verso i privati che lottando per i propri interessi, bloccano quelli collettivi, con modi legali. Ma che lo facciano 3 o 4 Parlamentari eletti nella Piana (di concerto con uno eletto a Cosenza) ha un significato completamente diverso che in parte attiene ad affari interni di quella organizzazione politico-societaria 5 Stelle (… srl) che alcuni definiscono come una sorta di “consorteria deviata”, laddove un vertice semi occulto comanda e decide su una base impedita ed imbelle che all’occorrenza è colpita da subitanee espulsioni, pure collettive; dove, pochi eletti, in virtù di un Potere assoluto, tra l’altro, anticipano scelte governative, salvo poi repentinamente cambiarle … senza dare conto a nessuno e nemmeno alla pubblica opinione in quanto essi decidono e contro-decidono come avviene solo nei peggiori regimi e nelle speculazioi in borsa (a ciò, forse, dobbiamo certe recenti dimissioni?). In tal altro verso, più locale, tale “potere” si manifesta (mafiosamente) nella Provincia che vuole continuare a comandare sulla Piana di Sibari, ovvero, in quella parte più retriva e potente che, da ultimo, ha scatenato un attempato senatore, buono per tutte le stagioni come i riciclati, affinché comandasse alle sue “onorevoli” pedine di battersi prima CONTRO la Fusione (in un primo tempo sostenuta e votata in Consiglio) ed ora di schierarsi CONTRO il lotto SS 106 che, atteso da decenni, collegherà velocemente tutta la nostra Costa Jonica, scollegata da sempre e la Calabria intera a Basilicata, Puglia, all’alta velocità ferroviaria già a Metaponto e al restante tronco centro-nord, il tutto senza alcun valido motivo. Ma “la Storia è maestra di vita” (Cicerone), soprattutto oggi che ha visto la popolazione rossanese e coriglianese unirsi in unica Città. Questa Città Nuova, però, per lor signori, va punita per aver disobbedito. Deve restare al palo come gli epigoni del NO hanno predetto ed ecco che quegli stessi che hanno girato la testa ad un Sindaco per il NO, stanno martellando sulla stampa CONTRO quella Fusione senza attendere che passi la fase della gestione burocratico-commissariale, voluta dalla Legge, verso il nuovo governo che sarà scelto dal Popolo a maggio 2019. Per nostra fortuna, nulla di quanto paventato, sta avvenendo o avverrà. Senatori o deputati che siano, ieri, sono stati sconfitti sul campo referendario a Corigliano e a Rossano, oggi, sono eletti al Parlamento grazie alle nostre lotte in difesa dei Collegi e contro le manomissioni della politica che conosciamo. Per questo avevamo pubblicamente gioito dell’esito dei quattro Parlamentari di Governo che potevano mangiarsi il vecchio mondo, compresi quei miserrimi signori di cui sopra. Si vede che preferiscono lasciare tutto come prima, pavoneggiandosi nei salotti dell’alta burocrazia ministeriale dove vanno per screditare, per bloccare iniziative positive, per fare melina al solo scopo di creare difficoltà e negare il successo popolare di questa Fusione unica a livello nazionale, nata dal basso e tuttora in corsa per questo Territorio. Certo, sarà colpa loro se non funzionerà il sistema, se non otterranno nulla essendo stati, in un sol colpo, 4 Parlamentari in 70 anni di politica di questo Territorio. Noi, nonostante loro, siamo certi che il sistema progettato funziona e funzionerà perché su di esso vigileremo nonostante questi becchini del futuro in salsa bruzia e iettatori, continuando a fare il ns dovere per il bene, in ogni dove. Come sta facendo Fabio Pugliese, da Presidente dell’Associazione, con tanti altri protagonisti del Movimento. Come ha fatto Pino Graziano proponendo la Legge pro Fusione. Come hanno fatto i Presidenti Oliverio e Sergio sostenendola e i Consiglieri Bevacqua, Gallo, Giudiceandrea, Orsomarso, Viscomi, Scalzo, Bova, Esposito e molti altri, approvandola. Tutto questo stiamo scrivendo per vincere la battaglia per la 106 ed il suo prolungamento per la Città di Corigliano Rossano e verso Cariati (con snodo a Sibari) che è di vitale importanza per portare gente di ogni dove in Calabria; merci dentro e fuori di essa; accreditare Porti commerciali e turistici esistenti; chiedere un’aero-superficie per volare più alto insieme a Crotone, a Lamezia e a Reggio in unica Società gestionale come in Puglia e come in Spagna dove usano a turno le proprie attrezzature e il personale, con ottimi risultati. Basta con i Malati verso Ospedali e Giovani verso Facoltà che qui non ci sono; Anziani che vanno a trovare affetti e giustizia altrove; Studenti e Operai di buone speranze, Professionisti e ipotetici Impiegati in emigrazione perché qui non parte nulla e la Fusione da sola non basta, ovviamente. Non si può fare economia in regimi di monopolio perché, così, sono bravi tutti al pari di mafia, ndrangheta e camorra che sono, a loro modo, “centrali” monopoliste. LOTTIAMO QUINDI PER LA VERTENZA CORIGLIANO-ROSSANO-SIBARI SUBITO SANITÀ OSPEDALIERA E TERRITORIALE GIUSTIZIA E TRIBUNALE NUOVO ZES, PORTUALITÀ, RIVALORIZZAZIONE, PIÙ INVESTIMENTI TURISMO AGRICOLTURA TECNOLOGIA TRASPORTI FERROVIA E VIABILITÀ TRONCO SS 106 ACQUISIZIONE ALLA CITTÀ DELL’AREA EX CENTRALE ENEL INVESTIMENTI SU INSITI: CASA COMUNALE, OSPEDALE, STAZIONE FS, SVINCOLI STRADALI SICURI, VIABILITÀ VECCHIA 106 COSTRUIAMO INSIEME IL FUTURO.

 

 

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