di Giulio Iudicissa

In quella casa, lontana nel tempo, antica come il paese che l'avvolgeva, quasi a proteggerla, c'era sempre gente: amici, che secondo l'uso si fermavano in segno di rispetto e parenti, che venivano per la visita rituale, a tener caldo un filo di sangue e di affetto. D’estate accanto al balcone, d'inverno intorno al braciere, si animava, così, un piccolo convegno, dove voci discrete ravvivavano lontani ricordi e portavano le nuove di altri vicinati. Al racconto seguiva sempre un commento e l’uno e l’altro erano “‘mparamienti”, lezioni di storia e di morale. Di quella magia mi nutrii fino agli anni della bella fanciullezza.

Crediti