Una rivoltella in un Fiorino Fiat gettato nelle acque del porto di Schiavonea. Il proprietario del mezzo è un 31enne del posto, Antonio Sanfilippo, irreperibile da 13 giorni.

Suo padre, noto narcotrafficante internazionale legato al clan guidato da Santo Carelli, anni fa scomparse nel nulla, vittima di lupara bianca. Il cadavere di uno dei suoi migliori amici, Pietro Longobucco (alias ‘Iancu i Varrili’) pregiudicato 51enne scomparso anche egli nelle stesse ore invece è stato trovato a pochissima distanza dal furgoncino quattro giorni fa sul molo dalla Guardia Costiera, in avanzato stato di decomposizione con il volto sfigurato da due colpi sparati da un’arma da fuoco. Il padre di Sanfilippo, Domenico, nel 1997 fu ucciso all’età di 38 anni in Olanda. Il suo corpo non venne mai ritrovato. Responsabili del delitto furono ritenuti due uomini vicini alla criminalità organizzata della sibaritide che oggi collaborano con la giustizia: Giorgio Basile (alias ‘U tedesco’) e Antonio Cangiano (arrestato con un chilo di anfetamine tra Olanda e Germania). Non si esclude che il mistero che avvolge il macabro ritrovamento dei giorni scorsi possa essere riconducibile alle dinamiche interne alla malavita del circondario. Il revolver trovato ieri pomeriggio nel furgone riemerso dal mare grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco e dei sommozzatori dell’Arma dei Carabinieri apre inquietanti scenari. Longobucco pochi mesi fa era riuscito a sfuggire ad un agguato, mentre anni addietro anch’egli, come il papà del proprietario del Fiorino, risultava essere vicino al gruppo di Carelli, Sul suo cadavere trovato completamente nudo oltre ai proiettili che hanno trafitto il viso è stato trovato un altro colpo sparato al torace, mentre si presume fosse inginocchiato come lascerebbe intendere la posizione piegata delle gambe. Sanfilippo invece durante l’adolescenza era stato accusato dell’omicidio di un senzatetto e nel 2012 venne poi coinvolto in un’operazione contro lo spaccio di stupefacenti nella sibaritide. Prima di far perdere le proprie tracce Antonio Sanfilippo aveva denunciato il furto del Fiorino ritrovato ieri nelle acque del porto. Sul caso indaga la Compagnia dei carabinieri di Corigliano coordinata dal Procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla.

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