Giacinto De Pasquale

Nulla e nessuno sembra poter scalfire la compattezza del gruppo di maggioranza che sostiene l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Geraci. L’ennesima dimostrazione la si è registrata ieri mattina nel corso del consiglio comunale che ha approvato, con i soli voti della maggioranza, il rendiconto finanziario per l’anno 2016. Chi in questi ultimi tempi si è sforzato di voler leggere nell’arrivo, lo scorso 7 marzo, della commissione di accesso prefettizia in comune, un segnale preoccupante per le sorti politico-amministrative di Geraci è andato deluso, anche perché, a nostro avviso, il sindaco proprio in questi difficili frangenti è riuscito a far fare quadrato attorno a se. Dicevamo maggioranza compatta ieri mattina attorno a documenti finanziari molto importanti, mentre l’opposizione ha deciso di votare contro (con i consiglieri Sapia, Campana, Triolo, Fusaro e Spezzano) mentre il consigliere Torchiaro si è astenuto. Così l’esecutivo Geraci ha liquidato entro il 30 aprile documenti contabili, finanziari e programmatori come Dup, Bilancio di Previsione e rendiconto. Ma nel corso delle quattro ore di dibattito di ieri l’assise è tornata a porre l’attenzione anche nei riguardi di un argomento sempre più attuale: la fusione con il vicino comune di Rossano. E’ stato il sindaco Geraci ad informare il civico consesso che nonostante le richieste fatte a suo tempo ancora dalla vicina Rossano non sono pervenuti il Dup e il bilancio di previsione, documenti questi indispensabili, a giudizio del primo cittadino, per avviare quella fase di dialogo che il comune di Corigliano aveva auspicato nei mesi scorsi. Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere del Movimento 5 Stelle, Francesco Sapia, eletto recentemente presidente della speciale commissione consiliare che si occuperà di fusione, il quale ha voluto porre l’accento su un recente documento diffuso dal Gav (gruppo di azione per la verità sul tribunale di Rossano) che in un passaggio della nota a proposito della presenza criminale sul territorio, elemento questo che avrebbe dovuto impedire la chiusura del tribunale scrive: “ultimo il tasso di impatto della criminalità organizzata, confermata dalla presenza di soggetti sottoposti al 41 bis e un Consiglio Comunale sciolto per mafia. Da pochi mesi inoltre è stata nuovamente nominata la commissione d’accesso antimafia presso il Comune di Corigliano”. Questo passaggio non è piaciuto al consigliere Sapia: “Il Gav poteva risparmiarsi queste parole che suonano, secondo me, come una grave offesa nei confronti dei cittadini di Corigliano. Francamente tutto ciò mi amareggia sia come coriglianese che come consigliere comunale”.

 

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