Nella foto copia della prenotazione

22 mesi per poter effettuare un esame clinico importante ai fini della sua patologia cardiaca.

Purtroppo accade anche questo in una sanità, quella cosentina, che da tempo ormai sta accumulando i “record” più assurdi, il tutto, però, sulla pelle dei poveri ed indifesi pazienti. E’ il diretto interessato che nel mostrarci le “prove” di quanto detto in precedenza ci racconta questo ennesimo assurdo della sanità della Piana di Sibari: “Il 28 agosto scorso – ci racconta A.A. pensionato di Corigliano con trascorsi lavorativi in strutture ospedaliere – il mio medico curante mi prescrive l’esame “ecocolordopplergrafia cardiaca”, necessario per verificare il mio stato di salute tenuto conto che nel recente passato sono stato sottoposto ad intervento chirurgico proprio di natura cardiaca. Il 9 settembre mi reco presso il Cup di Rossano – prosegue il racconto il nostro interlocutore – per prenotare l’esame. Ebbene li ho l’amara sorpresa l’operatore mi comunica che la visita è prenotata per il 16 giugno 2019. Sulle prime chiedo all’operatore se c’è un errore, magari di un anno, invece, tutto confermato”. Tutto ciò aggiungiamo noi è assolutamente assurdo, perché 22 mesi di attesa non devono esistere nemmeno per semplici esami di routine, figurarsi per un ecodoppler riguardante le condizioni cardiache del paziente. “Tutto ciò è possibile ? – ci chiede A.A. – Qui parliamo di esami che riguardano la mia attività cardiaca, che non è certamente rosea, tenuto conto che sono stato sottoposto ad intervento chirurgico. Secondo me – conclude- il nostro interlocutore – è il caso che intervenga la magistratura perché è uno scandalo senza precedenti”. Come dar torto al nostro pensionato. E’ proprio il caso di girare il quesito al Direttore generale dell’Asp di Cosenza, dott. Mauro, com’è possibile che i tempi di attesa per un esame importante e che non può superare lunghi periodi di attesa, addirittura slitti di quasi due anni ? Secondo il direttore generale è normale tutto ciò ? Oppure è il caso di intervenire per capire cosa sta succedendo ? La gente oltre ad essere malata è anche stanca per tutto quello che di negativo quotidianamente è costretta a sopportare. Da qui l’appello ai responsabili sanitari locali, provinciali e regionali affinché intervengano in maniera seria per porre fine ad assurdità del genere, perché in ballo c’è la salute, ma anche e soprattutto la vita, dei cittadini calabresi.

 

Crediti