di Francesco Le Pera

L’ortopedico alla luce dei miei vari accertamenti diagnostici, ha deciso di prescrivermi una vista presso il fisioterapista dell’Asl.  Alla data fissata mi reco presso la sede dell’Asp di via Stevenson a Corigliano Scalo, qui un signore in camice bianco addetto ad uno sportello dell’Azienda, mi informa che la mia prenotazione non poteva essere evasa perché l’incaricato era assente dal servizio fino a fine ottobre per ferie.

Per quanto mi riguarda, anche perché sono stato lavoratore e sindacalista, ritengo il godimento delle ferie è un diritto inviolabile, però è altrettanto vero che il Cup non avrebbe dovuto prenotarmi per adesso, proprio in coincidenza delle ferie dell’addetto, o quanto meno informarmi per tempo. A parte questa considerazione, purtroppo il dolore al bicipide è molto forte e quindi devo decidere cosa fare. A questo punto non mi resta che andare in una struttura privata, però mosso da una rabbia viscerale dico tra me “questo non lo faccio”, non lo faccio perché la nostra Costituzione all’art. 32 garantisce il diritto alla salute, ecco perché non voglio rinunciare alla struttura pubblica. Ecco perché ho deciso di lanciare un appello al presidente della giunta regionale, onorevole Roberto Occhiuto. Il governatore ha affermato che vuole fare chiarezza sugli stipendi dei dirigenti del Consorzio di bonifica, e allora, on. Occhiuto, perché  non prende questa iniziativa anche sul settore sanitario calabrese, tenuto conto che oggi questo comparto non è in grado di garantire la presenza di un dipendente allo sportello delle prenotazioni per i cittadini. Alla luce di tutto ciò voglio fare una riflessione: non abbiamo medici, ma tutto ciò certamente non è colpa dei cittadini. Tutto ciò, invece, è da imputare alla classe politica incapace di valutare attentamente gli effetti nefasti che avrebbe provocato sul sistema sanitario nazionale il Decreto datato 1987 è voluto dall’allora ministro della pubblica istruzione e dell’università Zecchino.  Quel decreto stabilì il numero chiuso nelle facoltà di medicina, con tutti i danni che ben conosciamo. Per fortuna, però, la Corte Costituzionale nel 2013 lo ha dichiarato illegittimo. Mi domando: e possibile che in 36 anni di numero chiuso nessun politico si è mai posto il problema  che un giorno o l’altro i medici nei vari ospedali italiani sarebbero spariti, perché andati in pensione, in quiescenza o altro ? Purtroppo questo stato di cose mi far pensar male e cioè: chissà se il numero chiuso a suo tempo venne varato proprio allo scopo di svuotare la sanità pubblica ? Mi auguro che tutto ciò non sia vero, però un dato è certo che i politici italiani sono i più pagati al mondo.

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