di Cristian Fiorentino

Duplice evento natalizio apprezzabile e di richiamo quello andato in scena presso il borgo antico di Corigliano. Manifestazione concepita e predisposta dall’associazione culturale “RiBellezza” e denominata “Festa della Luce” che ha abbracciato ben due giornate. 

Sabato 16, infatti, è proprio il caso di dire che la luce si è accesa su via Toscano, per l’occasione adornata con decorazioni, alberelli e luminarie, per mettere in risalto il fascino dei luoghi dettato dalla magia del momento. Rispettato l’iter preposto ad iniziare dall’incontro con gli alunni della scuola media “Tieri", su via Toscano incrocio via San Nicola. Presso la chiesetta di San Luca, gli studenti hanno tenuto un affabile concertino con tanto di esibizioni canore. Nella piazza antistante la chiesa di S. Luca, grazie alla sinergia con la “Pro Loco Corigliano”, si è anche rispettata la degustazione dei tredici frutti, compreso l’assaggio del grano, come tradizione vuole.

Grano preparato con tanta parsimonia dalla vice-presidentessa dell’ass. “Ribellezza” Maddalena Avolio. Assaporate, lungo lo stesso vicolo impreziosito con stelle di Natale, anche le castagne arrostite. A seguire, invece, si è svolto un duplice momento artistico. Presso l’altare della chiesa di Santa Maria Maggiore è stato, in effetti, presentato ed esibito il raffinato quadro “Epifania” della pittrice Rossella D’Aula. Presenti per l’ass. “Gli Amici dell’Arte” il coordinatore e professore Pinuccio De Rosis che ha interloquito con l’autrice del quadro nonché con Adele Persiani che ha interpretato le poesie di Anna Lauria e Laura Ricci sul tema della luce.

Quadro della pittrice indicato e scelto ad hoc per celebrare la festa della luce. In realtà, l’idea dell’evento è nata proprio da una felice intuizione tra “Ribellezza” e “Gli Amici dell’Arte” prendendo spunto da Santa Lucia, dalle tradizioni e leggende legate ad Essa. L’altro momento artistico ha riguardato la mostra temporanea di pittura dal tema “La Luce della bellezza interiore” allestita presso l’atrio di palazzo Persiani. Protagonisti gli allievi della scuola della pittrice R. D’Aula con delle opere originali e rilevanti.

Martedì 19 dicembre, invece, è stato concepito sempre presso la chiesa di “Santa Maria” uno spazio dedicato all’arte musicale. Ospite d’eccezione la famosa organista Olga Laudonia, originaria di Sorrento, che si è esibita presso il preziosissimo organo di “Santa Maria Maggiore”. Organo ristrutturato nel 2014 grazie alla volontà dei club service e delle associazioni del territorio ma che per non piombare nuovamente nel dimenticatoio avrebbe bisogno di maggiore manutenzione e di essere suonato più spesso, magari anche attraverso manifestazioni simili. Organista O. Laudonia giunta per l’occorrenza grazie alla mediazione del docente del conservatorio di Cosenza Innocenzo Cosimo De Gaudio. Professor I. C. De Gaudio che ha presentato e introdotto, prima dell’esibizione, l’ospite d’eccezione O. Laudonia. Insieme alla stessa organista presente anche il musicologo di spessore Michele Bosio docente di storia della musica sempre presso il conservatorio di Cosenza. Sia M. Bosio che O. Laudonia hanno tenuto, inoltre, una spiegazione sulla serata a tema e i pezzi esibiti dell’ultimo lavoro composto. Album natalizio dell’artista sorrentina che contiene degli inediti dedicati al tempo di Natale, recensito in Europa e in America, e già oggetto di premi nonché già gettonato nelle radio estere.

Lavoro che sarà presentato anche al museo del Leoncavallo a Montalto, il 21 dicembre, e alla biblioteca nazionale di Cosenza il 22 dicembre. Onori di casa spettati alla vice pres. M. Avolio che ha illustrato la storia dell’organo settecentesco, presente nella chiesa Matrice, realizzato da Pasquale Iorio nel 1757 a 612 canne. O. Laudonia ha suonato i brani del suo ultimo album “Ninno Bello” tra cui “Pastorale” di Gaetano Greco, “Nonna per il SS. Bambino, Pastorale in Do” di Giuseppe Furno, “Pastorale” di Giuseppe Sigismondo, “Elevazione” di Francesco Pasquale Ricci, “Nonna in Do” di Gennaro Parisi, “Ave Maria su Intermezzo da Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e “Antica piva di zampognari” di Luigi Picchi. “Ninno Bello” è stato anche rilevato che era l’espressione usata da San Alfonso Maria dè Liguori quando indicava parlare di Gesù Bambino. Presenti che hanno, oltretutto, potuto anche acquistare il cd con tutte le musiche dell’artista campana. Buona partecipazione di pubblico e partecipanti in tutte e due le date della “Festa della Luce” e che attraverso un ricco percorso, fatto di tradizioni, arte, musica, tesori, hanno potuto riscoprire le ribellezze legate al Natale e al centro di Corigliano.     

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