di Cristian Fiorentino

Ci sono storie che vale la pena raccontarle seppur in sintesi per offrire un esempio edificante soprattutto alle nuove generazioni. Quella dei coniugi Italo Ventura e Nerina Sartore, infatti, è un racconto che dura esattamente da sessant'anni e che ha attraversato tanti periodi e fasi piacevoli e difficili.

L’altalena della vita, però, non ha scoraggiato i consorti che tra sacrifici, decisione e soprattutto unione hanno camminato decisi confidando nei propri mezzi e nella Fede. Italo, nato a Corigliano Calabro e cugino della famiglia Salimbeni, e Nerina, nata a Chioggia, si sono ritrovati da giovanissimi in Argentina. Le rispettive famiglie, come tante in questi frangenti storici, sono emigrate a Buenos Aires alla ricerca di lavoro.

Italo all'età di otto anni e Nerina a quattro. Ambedue hanno costruito da piccoli la propria vita nel paese sudamericano ma la loro storia d’amore è iniziata qualche anno più tardi. Galeotta fu, infatti, una festa da ballo nel giorno della festa della mamma. I due giovani, Italo 20 anni e Nerina 16, da allora non si sono mai separati affrontando ogni situazione o ostacolo.

Dopo quattro anni di fidanzamento, dal loro primo incontro, sono convolati a nozze tirando su una bellissima famiglia con tre figli composta da Flavio, Viviana e Ariel, oggi tutti sposati. Italo e Nerina, in realtà, oggi sono nonni di ben sette nipoti, di cui due gemelli e i più piccoli studenti quindicenni. Coniugi che hanno svolto diversi lavori occupandosi: il sig. Ventura manutenzione dei pullman, per una società di trasporti, e lavaggio automezzi. La signora Sartore, invece, ha esercitato mansioni di sartoria per una fabbrica e di acconciatrice.

Ciò che risalta, però, del loro lungo legame è non aver mai mollato nonostante le avversità, comuni ad ogni famiglia nel mondo. Nella fattispecie, con grande armonia hanno resistito alle intense fasi della crisi economica che hanno condizionato la comunità in Argentina e che tuttora influenzano la tranquillità dell'intera popolazione.  Italo Ventura e Nerina Sartore hanno reagito a testa alta sapendo che, grazie al loro amore, potevano contare l’uno dell’altra. Un sentimento coltivato quotidianamente condividendo tutti i vari passaggi: scelte, ruoli, progetti, viaggi, risparmi e tanti altri tipici fattori della propria esistenza. Il tutto finalizzato alla crescita e al benessere dei figli che hanno avuto la fortuna di avere in casa esempi sano e costruttivi. Ricchezza dal valore inestimabile per i valori appresi dai propri genitori che hanno scortato fedelmente, con oculatezza e vitalità la propria prole. Frattanto, da qualche anno, grazie ai risparmi e l'aiuto dei figli, Italo e Nerina ritornano periodicamente in Italia, ospiti del nipote Giorgio Salimbeni e della sua accogliente famiglia. Lo scorso 28 novembre, inoltre, quei due giovani oggi pensionati che si erano conosciuti in una sala da ballo argentina, hanno tagliato il traguardo dei sessant'anni di matrimonio. Anniversario celebrato presso la chiesa “San Giovanni XXIII” e comunità parrocchiale che ha accolto calorosamente i due coniugi per il loro lieto evento. Rinnovate le promesse di matrimonio, i ringraziamenti a Dio e lo scambio degli anelli dinanzi a Don Agostino Stasi che ha benedetto le loro fedi e il loro lungimirante vincolo. «Ci troviamo davanti ad una coppia che da sessant'anni sta insieme per una testimonianza vera e di fedeltà molto forte. Coppia che ci rimanda ad un’altra fedeltà: quella che ci propone di seguire il Vangelo di nostro Signore». Gli ha fatto eco anche il parroco Don Tonino Longubucco che ha aggiunto: «Oggi è una tappa bella della vostra vita insieme. Sessanta anni di matrimonio sono sinonimo di coraggio perché servono pazienza, complicità, amore e tutte quelle prerogative per viaggiare insieme all’unisono. Ma se ciò è stato possibile è perché c’è l’opera di Dio e di chi si fida di Dio. È proprio vero che volere è potere. Siete la dimostrazione più nitida e splendida di come due persone possano volersi bene e amarsi per tutta la vita, nonostante i problemi e le difficoltà che fanno parte del nostro cammino di uomini. Ed è proprio in quei momenti problematici che dobbiamo affidarci a Dio, come sicuramente avete fatto voi nel vostro duraturo percorso, perché Lui porta a compimento la sua opera». Di certo, la vita semplice e dai caratteri risoluti di due persone umili, come Italo Ventura e Nerina Sartore, ha un valore notevole, specie se si cala nel mondo contemporaneo dove questa storia può lasciare segni indelebili agli occhi, alle menti e ai cuori dei più giovani dove la Fede e l’amore hanno giocato comunque ruoli assoluti.     

Crediti