di Francesco Caputo

«Dio che ha iniziato in te la sua opera, la porti a compimento». Per la prima volta il vescovo, Maurizio Aloise,  rivolgerà, queste parole, durante il rito dell’ammissione agli ordini, il prossimo 14 dicembre, nella Cattedrale Maria SS. Achiropita (Area Urbana Rossano) ore 18.00,

ai seminaristi Francesco Pio Garbato (Parrocchia di S. Antonio, Area Urbana Corigliano di Corigliano Rossano) e Silvio Scipione  Graziano, (Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, Mandatoriccio) alla presenza della nostra Chiesa diocesana riunita attorno all’altare del Signore. Molti si chiederanno: cosa significa essere ammessi agli ordini? In cosa consiste tale rito? Ne “Il dono della vocazione presbiterale”, documento della Congregazione per il Clero, così leggiamo: «Al termine della tappa discepolare, il seminarista, raggiunte una libertà e una maturità interiori adeguate, dovrebbe disporre degli strumenti necessari per iniziare, con serenità e gioia, quel cammino che lo conduce verso una maggiore configurazione a Cristo nella vocazione al ministero ordinato. La Chiesa accogliendo l’offerta di sé da parte del seminarista, lo sceglie e lo chiama, perché si prepari a ricevere in futuro l’Ordine Sacro». Potremmo dunque definire l’ammissione tra i candidati agli ordini sacri come l’inizio “ufficiale” del cammino di formazione dei futuri presbiteri. Auguriamo al giovane seminarista Francesco Pio Garbato, figlio di questo territorio, di vivere quell’«eccomi», disponibilità a servire la Chiesa nella sua missione, quella Chiesa che sente madre e di cui sente di condividerne le gioie e le sofferenze. 

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