di Cristian Fiorentino

Sono state inaugurate mercoledì scorso, 27 luglio, le solenni celebrazioni in onore della “Santissima Maria della Neve” a Schiavonea. Il “Sacro Novenario” della “Celesta Patrona” del borgo marinaro, dopo le rituali funzioni del mattino tra Santo Rosario e Santa Messa, ha aperto ufficialmente le celebrazioni che si concluderanno il prossimo 5 agosto.

Momento clou, allo sparo dei fuochi dei “colpi scuri”, toccato con la Celebrazione Eucaristica della sera presieduta da Monsignor Luigi Renzo, Vescovo emerito di Mileto-Nicotera- Tropea. Funzione preceduta dall’intronizzazione e incoronazione della statua della Madonna e benedizione della nuova base processionale. Alla presenza della nutrita comunità parrocchiale e di altri devoti del tessuto cittadino, si sono vissuti i primi atti dei riti preposti in onore della Vergine Maria. Le riflessioni, durante l’omelia, del Vescovo Renzo sono calzate a pennello proprio in chiave propedeutica del più grande e prossimo giorno solenne. Prendendo spunto dalle letture e dal Vangelo il prelato ha spronato i fedeli dichiarando: «Questa fase introduttiva che ci porterà alla festa del prossimo 5 agosto detiene in sé una notevole rilevanza. Come gli israeliti, guidati da Mosè e secondo il volere di Dio, dovevano purificarsi per incontrarLo così noi dobbiamo ripulirci per arrivare preparati all’incontro con la Madonna.

Dobbiamo nella pratica santificarci per questo rilevante appuntamento secondo quello che ci chiede la Vergine Maria. L’unico metodo per arrivare predisposti all’incontro è prendere sul serio le parole di suo figlio Gesù. In una conferenza episcopale, il presidente chiese ai vescovi africani che cosa fosse necessario alla loro comunità. E mentre ci si aspettava come risposta un qualcosa di materiale, come scuole, ospedali e altre strutture necessarie, la risposta dei confratelli africani è stata spiazzante ma allo stesso tempo edificante: ossia di ritornare a prendere il Vangelo sul serio dandoci un sano ammonimento. E qui per capire ancora meglio ci vengono incontro proprio le parole di Gesù che, nel Vangelo di oggi, spiega ai suoi discepoli, su loro stessa richiesta, del perché parlava alle folle con parabole. La parabola è uno impulso a conversare con Gesù, ma chiudendosi si ha la presunzione di aver assimilato o addirittura di non avere tutta questa necessità di comprendere. Ecco l’espressione del venire tolto a chi non ha anche ciò che ha. Chi ha la grazia ma non la interiorizza vive come se non l’avesse e non la lascia crescere. 

Bisogna, dunque, ascoltare e capire intimamente quello che ci ribadisce Gesù così come anche la Madonna. Chiudo- ha concluso Monsignor L. Renzo- raccontandovi di un cattolico non osservante ma dedito al segno della croce davanti le chiese e al bacio della statua che ricorda alla Madonna di essere anche sua madre ma Maria le risponde di ricordarsi anche lui di essere suo figlio sempre e di non recarsi da Lei solo all’occorrenza o nel momento del bisogno. Testimonianza che dobbiamo essere costanti nel rapporto di preghiera e sintonia con la Madonna e con Gesù». Santa Messa concelebrata da Padre Francesco Ansalone che nel suo saluto al prelato ha ribadito il valore di avere avuto ospite il Vescovo L. Renzo, quest’anno per l’inizio del novenario della “Madonna della Neve” e lo scorso anno per la festa della “Madonna della Schiavonea”, ossia nei due appuntamenti cardini della parrocchia. Donata a Monsignor L. Renzo anche l’immagine della “Santa Madonna ad Nives” come segno di riconoscenza per la sua presenza. In serata, sul sagrato della chiesa particolare performance dell'associazione bandistica "A. De Bartolo" diretta dal giovane e perspicace maestro Domenico Di Vasto. Apprezzato “Concerto d’Estate” tenuto dall’orchestra di fiati e suggellato dalla compartecipazione del solista mondiale Luciano De Luca.

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