di Salvatore Martino

La morte di Michail Gorbaciov, grande statista, uomo del dialogo, padre della perestroika, fautore della distensione tra Est e Ovest, ci dà, con non poca amarezza, la misura di quanto siano tornati lontani i tempi della pace e della speranza.

Quanto sta accadendo, oggi, nel mondo, a cominciare dalla guerra in Ucraina, con la rincorsa agli armamenti, le minacce nucleari, una crisi economica spaventosa, che corre il rischio di diventare planetaria, descrive benissimo l’assurdità dei tempi che stiamo vivendo, e l’incredibile ritorno al passato. Ai giovani avevamo raccontato la bellezza e i vantaggi di un mondo più unito e di una umanità più coesa, oggi siamo tornati divisi per la scelleratezza e l’insulsaggine di alcuni folli, che stanno portando il mondo verso la distruzione. C'è da sperare che non sia tutto perduto, e che il buon senso e la lungimiranza consiglino, ancora una volta, la via della civiltà e del ritorno ai valori umani.

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