I Padri Minimi di Corigliano Calabro circa la Festa Patronale di San Francesco di Paola vogliono chiarire quanto segue:

a) la festa con il relativo triduo è stata spostata dal 28 al 1 maggio, perché dal 21 al 28 aprile non si possono celebrare feste religiose, in quanto si è nell’ottava di Pasqua (vedi Codice di Diritto Canonico e i Documenti della Conferenza Episcopale Calabra) e, nonostante ciò si è organizzato un settenario religioso ben nutrito ed eventi culturali; b) per quanto concerne l’aspetto civile, dopo innumerevoli incontri con i Commissari Prefettizi e le varie Commissioni circa la legge antipanico e antiterrorismo (legge Gabrielli in vigore per tutta l’Italia!), i Padri Minimi hanno rinunciato al contributo economico, considerato che il Comune di Corigliano Rossano si è fatto carico della realizzazione del suddetto piano; c) si fa notare che i Padri Minimi e la Commissione Festa si sono fatto carico delle spese non indifferenti dell’illuminazione, spettacoli musicali, fuochi pirotecnici, enel, siae, con spese che hanno comportato finora un deficit economico che, purtroppo, per come sta andando la raccolta, sarà coperto dai Padri Minimi, per amore al nostro Santo Patrono e alla nostra città; d) per quanto concerne le bancarelle, le giostre e altro ancora i responsabili delle relative autorizzazioni sono i vari uffici e commissioni di Corigliano Rossano e non la parrocchia, che nonostante tutto si è preso, firmando, competenze con le competono. Sperando che ciò chiarisca il tutto e che si ritorni al buon senso, al rispetto delle leggi e al vero significato della festa, pur vivendo in una società ormai laica e liquida, si augura a tutti una bella festa con la benedizione di San Francesco di Paola!

P. Giovanni Cozzolino, parroco
P. Francesco Di Turi, correttore
 

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