Grazie don Antonio per l’autenticità del messaggio trasmesso a tutti noi nel ricordare la moglie, la mamma, l’amica di tutti Carmelina Aureliano tornata alla casa del padre e di cui si sono celebrati questa mattina i funerali.

Don Antonio Longobucco, parroco della Chiesa Beato Giovanni XXIII di Corigliano Scalo, con parole semplici ma toccanti ha ricordato a tutti noi chi era questa donna semplice, affabile e tanta devota verso Nostro Signore. Il ricordo di Carmelina da parte di don Antonio è iniziato con la spiegazione del perché all’arrivo del feretro sul sagrato della Chiesa le campane hanno suonato a festa “Per volere dei famigliari – ha detto il parroco”. Ed in effetti la scelta, secondo noi, non poteva essere più giusta, perché in paradiso oggi si festeggia per l’arrivo da questa donna autenticamente fedele e cristiana, devota verso quei valori, quali la famiglia e l’aiuto verso chi ha bisogno, che abbiamo avuto la fortuna di constatare personalmente. Carmelina era una donna che si poneva fuori da questo tempo difficile, egoista, sempre più distratto e poco incline ai rapporti sociali. Ho avuto la fortuna di lavorare insieme con Carmelina presso il comune di Corigliano, dove lei svolgeva con diligenza e attaccamento il lavoro che gli era stato affidato. Quanti aneddoti potrei raccontare di lei, quanti momenti felici abbiamo vissuto insieme, ecco perchè oggi vorrei consegnare a chi leggerà questo mio modesto ricordo chi era Carmelina Aureliano. Don Antonio, così come don Vincenzo Longo, leone della fede oggi stanco, ma sempre lucido nel suo disquisire, hanno voluto tratteggiare, riuscendovi pienamente, il ricordo di questa moglie, mamma, amica e donna di Chiesa. Ricordo alcuni anni fa che eravamo impegnati nello straordinario presso il comune per le elezioni comunali. Era di domenica pomeriggio, lei non avendo la possibilità di andare in chiesa, si era isolata in una stanza del comune è pregava. Io la cercavo e finalmente la trovai, non ebbi la forza di interromperla, ma anzi mi unii a lei nella preghiera. Ne fu talmente felice che al termine mi abbracciò e mi baciò. Grazie Carmelina per l'esempio e le buone parole che mi hai sempre indirizzato, incontrarti per me e per mia moglie Elvira era davvero un piacere, perché ogni volta avevi parole di bene e di conforto per tutti e per tutto. Mi hai voluto bene, ma hai voluto bene a chiunque hai incontrato sulla tua strada, non ti dimenticherò mai rimarrai un esempio di bontà, di altruismo e di fiducia e amore verso il nostro Signore Gesù Cristo. Che San Francesco di Paola, verso il quali eri particolarmente devota ti accolga come un padre fra le sue braccia. Ecco perchè oggi è festa in paradiso, perché Carmelina nel suo passaggio terreno ha piantato semi di bontà e altruismo. Che le campane continuino a suonare a festa, che sii felice tra le braccia del Padre. Che la terra ti sia lieve Carmelina e grazie di tutto. 

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