L’ennesimo incidente stradale verificatosi sulla S.S. 106 nella serata di martedì e che ha causato la morte di un giovane padre di famiglia di 33 anni, ha riacceso i riflettori sulla mancanza di sicurezza di questa importante arteria viaria della Calabria jonica

che l’ANAS dovrebbe provvedere a riammodernare almeno nei suoi tratti più critici e pericolosi per la circolazione. Non è possibile che ancora oggi, nonostante l’elevato numero di decessi registrati in questi decenni, secondo i dati forniti dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ben 600 vittime e circa 24.000 feriti dal 1996 ad oggi, l’ANAS non dica con chiarezza quali iniziative ha in cantiere per superare criticità e pericoli evidenti che ritornano alla ribalta in momenti luttuosi come quelli vissuti dalla città di Corigliano per la tragica scomparsa di un suo concittadino. Di fronte alla “più grande strage di Stato dell’Italia repubblicana”, per usare nuovamente le parole dell’Associazione “Basta Vittime sulla S.S. 106” che meritoriamente pone all’attenzione di chi ha responsabilità di governo un’emergenza che non può essere sottaciuta o marginalizzata, è necessario che chi ha responsabilità di governo agisca senza perdere più tempo. Questo tema non può essere assente dalla discussione elettorale in vista del voto del prossimo 4 marzo anche se, crediamo, deve essere affrontato senza strumentalizzazioni di sorta per rispetto delle vittime di questa strada e della sofferenza delle loro famiglie, avendo però consapevolezza che i rappresentanti eletti di questo territorio dovranno riportare questo tema al centro del dibattito politico nazionale. Siamo convinti che l’ammodernamento debba essere affrontato anche con il supporto delle autorità locali e dei comitati civici per superare i problemi che si stanno determinando per la vicenda dei lavori che riguardano il tratto dell’alto jonio cosentino. Fratelli d’Italia che ha posto al centro della propria azione politica nel territorio questo problema, anche attraverso campagne di sensibilizzazione, sosterrà con forza un progetto di ammodernamento che rappresenti non solo la giusta risposta alle tante vittime di questa strada ma anche l’occasione di sviluppo di un territorio che per via di una vecchia S.S. 106 sta subendo ritardi anche di natura economica non più sopportabili.   

 

Antonio Ascente

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