«Sulla necessità di un proseguimento della situazione commissariale in Calabria non ci sono dubbi.

I numeri purtroppo non sono positivi, né dal punto di vista economico né da quelli dei Lea. Su questi ultimi ci troviamo di fronte ad una discrepanza dei dati che poi sono quelli sui quali dobbiamo fare una valutazione. Ne discuteremo in Consiglio dei ministri, soprattutto per garantire adeguati livelli di assistenza ai cittadini calabresi». Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, stamane ai giornalisti intervenendo a Rossano, nel Cosentino, ad una iniziativa sulla sanità nel territorio dello ionio cosentino. «Ne parleremo con il presidente Gentiloni e con il ministro Padoan, questa è una decisione a tre - ha aggiunto Lorenzin - quello che mi sta a cuore è che ci sia una gestione manageriale, commissariale e della presidenza della Regione in armonia e dove si lavori per raggiungere gli obiettivi. I cittadini calabresi meritano una sanità di serie A e come ho sempre detto non è neanche così tanto difficile, considerando che la situazione calabrese, rispetto ad altre situazioni dell'Italia, non ha una situazione di attorcigliamento funzionale o amministrativo o di sovrastrutture. Qui mancano le strutture, non è che ce ne sono in più. Devo anche dire, però, che se potessimo fare un bilancio, dei passi avanti fatti da quando io sono diventata ministro, ci sono. Ricordo che in Calabria non c'era un piano ospedaliero, non c'era una situazione trasparente del flusso dei dati e alla Calabria erano dedicate pagine e pagine come canaglie della sanità italiana. Oggi, invece, le cose sono diverse. Diciamo che la strada, almeno dei modelli organizzativi, è stata avviata ed ora quello che io mi aspetto è che ci sia molta determinazione nel raggiungere gli obiettivi che sono alla portata. Cercheremo di allargare questa maggioranza ad altri soggetti alle prossime elezioni facendolo non solo con le cose già fatte in questi 5 anni ma anche con quello che vogliamo fare con una nostra identità, con una nostra distinzione rispetto agli altri componenti della coalizione. Non siamo la stessa cosa altrimenti saremmo tutti nello stesso partito». Così Lorenzin ha commentato la scelta di una parte di Ap di andare alle elezioni nell'alleanza di governo. «Soprattutto – ha aggiunto parlando con i giornalisti a Rossano – cercando di portare avanti concretezza, coerenza e buonsenso, non raccontando promesse che non possono essere mantenute ai cittadini. Questa è una cosa che trovo odiosa. Basta vedere come si stanno facendo questi primi giorni di campagna elettorale dove sembra che noi non abbiamo più deficit, debito, che abbiamo i miliardi, ma non è così. Veniamo da anni di crisi dove gli italiani, tutti, hanno tirato la cinghia e tutti sono più poveri di prima. C'è una ripresa e dobbiamo con serietà garantire la ripresa nei prossimi anni».

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