Foto: Gino Promenzio

Un Natale al buio, illuminato solo da scintille polemiche. L’Ultimo Capodanno del Comune di Corigliano Calabro, per fortuna.

E a pensare che gli stessi protagonisti, qualche settimana fa cercavano di convincere la gente che era meglio restare soli, che Corigliano sarebbe magicamente risorta dalle sue ceneri e che, fondo, poi troppo male “non stiamo”. Indicibile sensazione di solitudine, solo a farti un giro, hai freddo nell’anima. Nella già irreale Piazza Salotto, si accendono luci natalizie modeste, mentre l’assessora del Pollino, Capalbo, nemmeno si presenta. Roba alla Schettino, per intenderci. Un bel vedere. L’assessore Apicella, che indubbiamente ha onorato il suo incarico, messo in panchina, senza che a oggi sia stato spiegato il perché. Poi reintegrato, senza ancora uno straccio di spiegazione. Il popolo attende, il popolo spera. E sa. Sa che questo tempo è finito. E prova imbarazzo per una gestione del futuro così grave ma non seria. E percepisce lo scampato pericolo di poter dare credito alla giunta Geraci il 22 di ottobre. Lo squallore della vicenda natalizia qualcuno ha addirittura finanche provato anche ad addossarla al fronte per il Sì alla Fusione!.... Oggi leggiamo che, con grande onestà intellettuale e politica, i capigruppo di maggioranza consiliare individuano le responsabilità di questa mesta atmosfera natalizia nell'Assessore Capalbo e ne chiedono le immediate dimissioni. Fa piacere leggere che, in questo contesto, anche il presidente Magno dica ai coriglianesi di aspettarsi il prossimo nuovo sindaco della città unica. Va dato anche atto che su questa lunghezza d’onda si trovi anche il consigliere Caravetta, dal quale ci ha divisi in passato la negativa vicenda del ricorso contro il voto, indubbiamente prodigatosi affinchè ci fossero i mercatini anche nel 2017. Ma nulla. E in tutto ciò il nostro sindaco ancora supplica di rinviare l’arrivo del commissario prefettizio, E chiede di essere audito in Commissione consiliare, magari per chiedere di unirci nel 2020! E si sbraccia, nel chiedere “la costituzione di una cabina di regia intercomunale che esegua una previsione programmata da un gruppo ristretto: sindaci, assessori al bilancio e ai lavori pubblici ed esperti di fiducia di ogni singolo primo cittadino:” La cabina di regia intercomunale?? E per quattro anni non potevano costituirla? Composta da chi? Dall’Assessore Stellato, grande fustigatore dei conti rossanesi, da sempre contro la fusione e uomo di fiducia a Corigliano del professore di Cosenza? Insieme a chi? All’assessore Candiano, quasi sbeffeggiato dai colleghi coriglianesi , nell’unico tentativo di confronto sui bilanci, solo qualche mese addietro? Già. Quello però era (ed è) l’autentico Assessore Candiano. Perché pare ci sia un suo sosia che percorra chilometri tra Rossano e Catanzaro e fa mille telefonate cercando, implorante, di spiegare che, in fondo, i coriglianesi e i rossanesi hanno scherzato, a ottobre e che è meglio ( forse) fondersi nel 2100. Ma al sosia, pare non dia ascolto nessuno....Il finto assessore si è addirittura sostituito all’originale, teorizzando in convegni, anche le basi giuridiche dell’errore –grave- che si sta per compiere. Suggeriamo all’astuto sosia di fare un bel ricorso ( e magari chiami Capano per sapere come finiscono queste cose..) Questa Città ha davvero bisogno (voglia) di cambiare pagina. La Fusione si farà. Tra qualche settimana arriverà (finalmente) un Commissario. Non si voterà mai più per eleggere il sindaco di una sola delle due città. Il popolo del Sì, vigilerà e contribuirà alla nascita del Nuovo Comune. In attesa di leggere il resoconto stenografico delle audizioni nella prossima Prima commissione Regionale, per ora, le luminarie (assessore compreso), le andiamo a vedere a Rossano.

Gino Promenzio - Fiori d’Arancio Coriglianorossano

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