In una Cariati sempre più al buio, abbandonata, spopolata e isolata dal resto del territorio, le festività natalizie aprono con una diatriba, che coinvolge la nuova amministrazione e parte della minoranza consiliare ed ha per oggetto la gestione attuale e la precedente, entrambe chiaramente  responsabili del baratro in cui è sprofondata la nostra cittadina.

  E, con le “guerre” intestine e le ultime uscite,  (basti il vergognoso manifesto dello schieramento della Sindaca, titolato “Convertitevi!”,  affisso persino all’ingresso del cimitero…) siamo al degrado completo.  Dobbiamo purtroppo dire che avevamo ragione, ad essere, coerentemente con nostra idea di gestione politica, contro la vecchia amministrazione e contro l’attuale, che ha tra le sue fila alcuni “reduci” di quell’esperienza; alla luce dei comportamenti politici deleteri che si susseguono, siamo ancora più convinti che le cose potranno migliorare solo con un cambio radicale e una classe dirigente lontana dai vecchi schemi e rappresentativa dei lavoratori, dei disoccupati, degli studenti di questo territorio. Noi, infatti, prendiamo le distanze da tali dispute. Non accettiamo comportamenti che sviliscono una comunità intera. E non ci stiamo a vedere il paese sempre più deserto e in ginocchio, con la continua perdita di abitanti, attività economiche e finanziamenti; in pericolo, con l’avanzare dell’erosione e del dissesto idrogeologico. Non ci stiamo a vedere  la popolazione senza diritti, soprattutto priva del diritto alla salute, con la sanità ostaggio dei conflitti d’interesse della Sindaca Greco; ma anche vessata da bollette salatissime, con l’acqua delle condotte comunali  inutilizzabile da almeno un anno (non è stata mai revocata l’ultima ordinanza che ne vieta il consumo umano) La Sindaca e l’esecutivo continuano a chiedere sacrifici ai cariatesi, a dire di non poter intervenire sui disservizi, ma trovano sempre  le risorse necessarie per incarichi e affidamenti a familiari, amici e parenti, che, è bene ricordarlo, vengono pagati con i soldi dei cariatesi.  Nel  turpe manifesto, firmato dal nuovo coordinatore dell’”Alternativa”, citano pure Sogefil, cavallo di battaglia in campagna elettorale e nei momenti di difficoltà, arrivando al paradosso di chiedere spiegazioni agli altri, quando, oltre al naturale corso della giustizia, ci dovrebbe essere un’Amministrazione  in grado di fare chiarezza almeno dal punto di vista politico e amministrativo, visto che in giunta ci sono persone integrate nella gestione di allora, e che si tratta di milioni di euro letteralmente “rubati” ai cittadini. Una  vicenda senz’altro gravissima, cavalcata dalla maggioranza anche nella fase di dichiarazione di dissesto finanziario del nostro comune che ci ha  portato tre commissari e, ad oggi, nessuna certificazione del debito, né dei crediti, né della situazione dei conti del comune. Per di più l’Amministrazione Greco, tradendo una popolazione che le dato fiducia, ha perso quattro consiglieri tra cui il Delegato al Bilancio che, considerato l’azzeramento delle Deleghe, forse non erano nemmeno convinti della scellerata scelta del dissesto. Che nulla sia cambiato rispetto al passato i cariatesi lo hanno ormai capito bene. Per quel che ci riguarda, non ci appassiona la classifica del meno peggio, anche se siamo coscienti che il peggio lo stiamo vivendo, nonostante la Sindaca si arrampichi sugli specchi organizzando riunioni di cittadini per recuperare consenso.  Noi abbiamo un’altra idea di amministrazione pubblica. E #CariatiPulita è decisamente altro in questo triste panorama. Per questo diciamo basta alle pagliacciate e alla politica dello scontro sterile; i gravi problemi di Cariati si affrontino nelle sedi opportune, non su Facebook, come tanto piace alla Sindaca e ai suoi fedelissimi o a suon di manifesti. Chiediamo pertanto, data la forte criticità del momento, e per senso di responsabilità verso i cittadini, un aggiornamento del Consiglio Comunale; se la maggioranza ha ancora i numeri vada avanti e faccia andare avanti la nostra cittadina, altrimenti si assuma la responsabilità delle conseguenze. Ci appelliamo ai consiglieri di “Aternativa Democratica”: che abbiano uno scatto di dignità e  contribuiscano alla convocazione di una pubblica assise in cui si possa affrontare in modo serio la discussione sui problemi del nostro paese. Che mentre tutti litigano, sta lentamente morendo.

Il Capogruppo consiliare Assunta Scorpiniti - Il Comitato #CariatiPulita

 

 

 

 

 

 

 

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