di Francesco Forciniti ex parlamentare  (notizia tratta dalla sua pagina Facebook)

La Baker Hughes non ha altro da offrire a questo territorio, al quale chiede l'occupazione pressoché totale del suo unico porto, se non la prospettiva di assumere un certo numero di lavoratori. Allora, visto che praticamente tutta la narrazione costruita in simbiosi dalla multinazionale americana insieme all'Autorità Portuale e ai politici regionali verteva sostanzialmente su questo unico argomento – ossia il "siete poveri e disoccupati quindi non lasciatevi sfuggire questa occasione" – qualcuno ha giustamente chiesto "quanti posti di lavoro darete?". La risposta è stata "200 in tutta la Calabria". "Ok, ma qui da noi precisamente quanti?". Nessuno ha risposto. Gli è stato allora chiesto perché, piuttosto che privare il territorio del porto, non abbiano pensato di stabilirsi nella vicina zona industriale. La risposta è stata che i moduli per rigassificatori che producono sono troppo grandi e devono essere trasportati via nave ad Avenza. Gli è stato quindi fatto notare che ad Avenza il loro stabilimento si trova a dieci chilometri dal Porto di Carrara, e ci sono le prove fotografiche del fatto che li trasportino regolarmente su gomma. A quel punto hanno ritrattato dicendo che le turbine che assembleranno qui dovranno andare genericamente "negli Stati Uniti o in altre parti del mondo". Gli è stato chiesto anche se ci sia un altro caso al mondo nel quale siano riusciti ad ottenere di poter costruire una enorme fabbrica direttamente sulle banchine di un porto, e su questo un funzionario dell'Autorità Portuale ha risposto di no perché c'erano anche altri porti in ballo, ma dopo attenta selezione è stato scelto proprio il nostro. Che culo! Praticamente hanno incentrato tutta la loro narrazione su due cose: 1) Lo stato di indigenza che dovrebbe costringerci ad accettare qualsiasi cosa purché porti qualche posto di lavoro, eppure si sono rifiutati di prendere impegni precisi di quanta gente faranno lavorare. 2) La necessità di produrre direttamente dentro il porto perché dicono che i loro manufatti non possono essere trasportati su gomma, eppure non hanno nessun altro stabilimento dentro i porti nel mondo, neanche uno!

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