Fonte: www.corrieredellacalabria.it

È un gioco ad incastri, nel quale si devono miscelare tanti aspetti: rappresentanza delle correnti, tendenze “centraliste” e colonialiste, richieste degli alleati, il giusto equilibrio dei territori.

È un gioco ad incastri complicato e sarà il segretario Enrico Letta a doverlo sbrogliare. C’è attesa nel Pd calabrese per la direzione nazionale del partito convocata per questa mattina di un Ferragosto speciale e sicuramente teso. Un solo punto all’ordine del giorno della direzione: approvazione liste elettorali elezioni politiche 2022.

Attesa per la direzione di oggi

In realtà – sostengono i bene informati – non è detto che Letta chiuda oggi, perché dappertutto, e soprattutto per quanto riguarda la Calabria, ancora non ci sarebbe la quadratura del cerchio, anche se nelle ultime ore qualche passo avanti sarebbe stato fatto. Fonti democrat riferiscono che Letta potrebbe mettere un “nero su bianco” sui primi posti dei listini del proporzionale di Camera e Senato, mentre i collegi uninominali potrebbero richiedere più tempo, visto che la prospettiva di una débâcle contro gli avversari di centrodestra alimenta il “fuggi fuggi” generale. Intanto, da ambienti del Nazareno si fa intendere che, per quanto riguarda le candidature in Calabria, qualche punto fermo ci sarebbe già: i due capilista nel proporzionale dovrebbero essere il deputato crotonese uscente Nico Stumpo, in quota Articolo 1, alla Camera, e al Senato il segretario regionale del partito calabro Nicola Irto. Nessuno invece mette la mano sul fuoco sugli uscenti, anche se la deputata Enza Bruno Bossio, forte del gradimento del territorio, da fonti accreditate è indicata come possibile numero 2 del listino della Camera, che è una postazione che potrebbe rivelarsi utile. Per altri big al momento non ci sarebbero indicazioni univoche, e così il deputato uscente Antonio Viscomi e il dirigente nazionale Carletto Guccione potrebbero essere dirottati negli uninominali per misurarsi in un corpo a corpo durissimo ma non necessariamente perdente.

Gli ultimi movimenti in casa Pd

Anche per queste incertezze nel corpaccione dei dem di Calabria ci sarebbero forti tensioni ed evidenti fibrillazioni, che si aggiungono a quelle, esplicitate con comunicati ufficiali dalle tre federazioni più grandi – Catanzaro, Cosenza e Reggio – e dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti, scatenate contro i “paracadutati” dal Nazareno. Giochi comunque ancora aperti, per quanto riguarda i collegi, per quasi tutti: farebbe eccezione il collegio Valentia-Piana di Gioia Tauro della Camera, dove dovrebbe correre la sottosegretaria uscente del Sud Dalila Nesci in quota Impegno Civico di Di Maio. E fatta eccezione per il collegio Cosenza Jonica-Crotone della Camera, nel quale dovrebbe esser destinato il docente universitario Eugenio Marino, legatissimo al vicesegretario democrat Giuseppe Provenzano. Il resto è ancora da “incastrare”, anche se nelle ultime ore qualche nome sta salendo nelle quotazioni: come quello della presidente regionale del Pd, e vicesindaco di Catanzaro, Giusi Iemma, che viene indicata per il collegio Calabria Sud del Senato o per il collegio Catanzaro provincia della Camera, per il quale tuttavia si sarebbe affacciata anche l’ipotesi Francesco Pitaro, ex consigliere regionale nella legislatura Santelli, così come tra le ipotesi in campo per il collegio Reggio-Locride della Camera ci sarebbe Mimmo Battaglia, già capogruppo dem nella legislatura regionale targata Mario Oliverio. Buio pesto sul collegio Cosenza della Camera e Calabria Nord del Senato, che copre il territorio più tumultuoso di tutti per il Pd. Occhi comunque puntati sulla direzione di oggi, perché comunque tutto dipende da Letta e da come riuscirà a districarsi nel gioco a incastri.

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