Fonte: www.corrieredellacalabria.it

di Luca Latella

L’accordo con Calenda non scalfirà il cammino del Partito democratico nel collegio camerale di Corigliano Rossano-Crotone. Troppo “rosso” per lasciarlo al nuovo alleato nell’era post Cinquestelle.

Ed allora ecco iniziare le grandi manovre. Al voto delle Politiche mancano poche settimane in cui si assisterà ad una campagna elettorale anomala, via social e soprattutto al caldo. Aspetti che comunque non condizionano le attenzioni e le scelte dei partiti. Il Pd ha svelato le carte sul territorio, ammesso che non vi saranno sorprese dell’ultim’ora per quel che riguarda i papabili a cui affidare la competizione uninominale alla Camera dei Deputati. Il segretario dem Nicola Irto nelle scorse ore ha consegnato al Nazareno cinque nomi, tre dell’area coriglianorossanese e due – con un outsider – del Crotonese. Si tratta di due consiglieri comunali di Corigliano Rossano, Aldo Zagarese, già commissario provinciale, della la new entry – nel senso di neo tesserata – Rosellina Madeo, e del segretario del circolo di Acri, Ines Straface. Oltre il fiume Nicà, i favoriti sono, come anticipato nei giorni scorsi, l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole e Gino Murgi, già segretario della federazione crotonese. Circola, ancora, come possibile alternativa il nome di Giusy Iemma, presidente dell’assemblea regionale del Pd. Uno di questi sei nomi, sostanzialmente, giocherà la partita all’uninominale sotto l’egida dem. Pare definitivamente tramontata, quindi, la candidatura del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, nei giorni scorsi dato tra le possibilità, nonostante non non sia tesserato ed anzi, abbia scatenato le ire un del big del partito, il responsabile degli enti locali, Francesco Boccia, nei mesi scorsi, durante le “presidenziali” per la provincia di Cosenza (ne abbiamo parlato qui e qui). Rumors davano il primo cittadino coriglianorossanese affaccendato alla ricerca di un posto al sole – ma si sarebbe dovuto dimettere da sindaco dieci giorni prima della presentazione della candidatura – e non è da escludere che pur non rientrando nella rosa dei nomi, ci abbia provato fino all’ultimo. Ad ogni modo la partita nel collegio di Corigliano Rossano-Crotone sembra ancora aperta, ma per azzardare un pronostico nell’“uno-contro-uno” bisognerà capire cosa accadrà tra un paio di giorni dall’altra parte della staccionata, tra le fila del centrodestra che ancora deve decidere come piazzare le bandierine. Solo dopo aver appreso delle decisioni romane sul territorio ed a quale partito spetterà il collegio, gli sfidanti potranno iniziare a fare due conti, perché lo tzunami giallo che ha investito questo territorio nel 2018 sarà difficile da replicare.

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