Violenza di genere e domestica, il Codice Rosso è legge. Il provvedimento ha ottenuto anche il via libera del Senato  grazie all’importante impegno messo in campo dal Movimento 5 stelle e dalle forze che sostengono la maggioranza di governo.

È così che lo Stato ha scelto di dire, ad alta voce, che le donne in Italia non si toccano. Soddisfatta ed orgogliosa la portavoce del M5s alla camera dei Deputati, Elisa Scutellà, che in questi mesi da componente della commissione parlamentare giustizia ha avuto modo di lavorare, fianco a fianco al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, affinché la proposta per rafforzare le misure contro la violenza di genere e domestica diventasse Legge dello Stato. «Il traguardo raggiunto con l’approvazione della nuova normativa sulla violenza di genere ed il codice rosso – dice Scutellà - mi rende fiera ed orgogliosa per un percorso iniziato in salita ma che abbiamo voluto profondamente. Abbiamo lavorato senza mai tirarci indietro perché i casi di violenze, omicidi e maltrattamenti a danno di donne e minori non potevano più aspettare». Una legge che parte dall’esperienza e dal confronto con la vita reale. «Ho così intrapreso un tour in Calabria - aggiunge la parlamentare pentastellata – per avviare un percorso di conoscenza e di consapevolezza attraverso il quale, tappa dopo tappa, ho voluto portare il Codice Rosso tra la gente, lì dove nasce la coscienza comune e da dove deve partire un cammino di crescita sociale che sconfigga stereotipi retrogradi ed ignobili. I cittadini devono capire che ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza sociale e che da oggi ci sono gli strumenti normativi giusti affinché questa barbarie venga combattuta». «Tra l’altro – prosegue – quella della violenza sulle donne e sulle persone in difficoltà è un’emergenza che non ha lasciato e non lascia indenne la nostra Calabria, dove decine e decine di donne sono state ammazzate dalla furia omicida e incontrollata di mariti, compagni, conoscenti od ex fidanzati. Il mio impegno però non si arresta. È difatti mia intenzione – annuncia Scutellà - vigilare sui centri antiviolenza perché ora che disponiamo di una normativa adeguata è necessario che anche tutto ciò che gira attorno funzioni in modo appropriato giacché ora non ci sono più scusanti, la violenza sulle donne e sui minori può e deve essere sconfitta».

Crediti