La parentesi commissariale capitanata dal Domenico Bagnato si sta concludendo. A fine maggio, infatti, si costituirà il primo consiglio comunale della storia di Corigliano-Rossano.

A tirare le somme della gestione del Commissario è stata la Lega: «Nel mentre la Politica è distratta dalla organizzazione della campagna elettorale e i cittadini sono sempre loro a pagare in termini di disservizi, la missione di Bagnato come commissario dell’unificazione non procede nel segno auspicato, credo quindi debba essere evidenziato qualche tratto contraddittorio e disgregante». Il coordinatore Rossanese Paolo Maria Lemenza si pone delle domande: «Avete negli ultimi tempi fatto, o tentato di fare una passeggiata, o se vogliamo, avete avuto modo di passare in auto lungo il litorale che da Schiavonea porta a Rossano? Avete o no notato come sia ormai ridotto il manto stradale dei due comuni, dal centro storico allo scalo, dalle contrade alle arterie principali, costituendo un vero pericolo per chi quotidianamente si sposta in auto? Avete fatto caso in che stato continuano ad essere i canaloni di drenaggio delle acque anche dopo vibranti e numerose denunce? Siete passati dal centro sportivo di Insiti? Avrete notato la florida coltivazione serricola che non credo produrrà gli uffici della cittadella prevista nella legge regionale 2/2018. Ebbene cosa hanno fatto Bagnato, i dirigenti responsabili dei vari settori? Ed il coordinatore dell’ufficio legale? Cosa ha fatto per evitare l’allungamento dei tempi di realizzazione della cittadella comunale? Nulla, solo chiacchiere e azioni ritardanti. Ma il commissario invece di occuparsi di ciò che gli compete, nomina dirigenti esterni-uno pare addirittura in pensione- fa assumere al comune oneri che resteranno a carico del prossimo Sindaco costretto a trovarsi assunti tre dirigenti provvisori che dovrebbero restare in carica un paio di mesi a meno che… non si rivolgano al giudice del lavoro e chiedano di restare per come da giurisprudenza costante almeno tre anni».La Lega di Corigliano-Rossano non ha alcun dubbio: « Dunque il nuovo sindaco non potrà scegliersi i dirigenti nelle forme di legge ma dovrà sorbirsi quelli scelti con criteri bizzarri e discutibili dal commissario. Strano anche il comportamento avuto con l’ex direttore di ragioneria Santo. Perché quel nulla osta repentino ad uno dei punti cardine della ragioneria ausonica, non ha considerato che oggi Bagnato ha reclutato un dirigente esterno e dato incarico ad un ragioniere di Cassano di dare una mano in ragioneria? Misteri del decisionismo del Commissario. Misteri che gravano sui conti pubblici e che, anche se Bagnato dice di fregarsene poco delle critiche, potrebbero configurarsi come spese non consone ai canoni della buona amministrazione. Ma questo è un altro discorso.   Strano infine che a tutto dicembre Bagnato abbia navigato bene con tre dirigenti ed oggi si lamenti di averne 4 visto che quello dell’area amministrativa è stato “collocato in pensione”. Insomma, il commissario Bagnato, ha uno strano concetto di fusione, ogni volta che si cimenta in qualcosa di extra dalla sua benedizione settimanale che assomiglia ad un triduo lo fa applicando criteri e formule da “fusione fredda”. Aspettiamo – conclude il coordinatore Paolo Maria Lamenza – di vedere quale sarà la nuova città in consegna al futuro Sindaco».

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