Mai sindaci, amministratori, tecnici, liberi professionisti, imprenditori edili  hanno discusso o semmai progettato azioni per imprimere un forte impulso alla valorizzazione del borgo antico al fine di riconsegnare nuova vivacità e opportunità di sviluppo derivanti da una offerta turistica diversificata e qualificata.

Mai un confronto vero su questo tema tra cittadini ed amministratori, a differenza di altri comuni ed amministrazioni  che hanno sottoscritto con la Regione, col le province, con il Govero, con l’Europa decine e decine di convenzioni riguardanti la messa in sicurezza oltre che dei borghi antichi anche degli edifici scolastici. evidentemente i nostri amministratori, i politici, non sanno che esistono dei bandi destinati ai comuni per la realizzazione di interventi di riqualificazione dei borghi antichi, di cui buona parte rivolti anche ai privati per la creazione o il potenziamento di attività per l’accoglienza, la realizzazione di servizi e per produzioni culturali. Basterebbe informarsi sui fondi “Por” che per il triennio 2017-18- e 2019 prevedono investimenti per un totale di 136 milioni di euro, sono fondi nazionali e regionali. Gli amministratori locali, hanno dimenticato che i comuni sono i protagonisti del territorio, ma sono anche loro che hanno il peso della responsabilità di una corretta gestione delle risorse oltre del come poterli intercettare. Tornando al “Progetto borghi”, al recupero dell’esistente: valorizzazione ed animazione del borgo antico dovranno camminare di pari passo, attraverso il recupero prima degli immobili privati, pericolanti, fatiscenti, anche se di proprietà del Comune, al recupero delle tradizioni, dell’artigianato, della vita sociale e delle identità, Un lusso che Corigliano e la sua classe politica  evidentemente non ne avvertono la necessità.  Quali benefici economici, turistici ed abitativi ha portato all’epoca a Corigliano la nascita dell’area  urbana?  Servono interventi in grado di promuovere ed incentivare la domanda sia turistica, abitativa che recettiva. proposte progettuali che riguardino l’intero centro storico o una sua parte. Interventi di miglioramento dell’aspetto estetico degli insediamenti abitativi, un recupero e rifunzionalizzazione di edifici e spazi pubblici per la promozione del turismo culturale ed enogastronomico. Destinare ad un uso funzionale,  adeguato  Palazzo Bianchi. stesso discorso vale anche per l’ex Cinema Valente e palazzo annesso, ex pretura, scuole Clarisse ecc., creare spazi espositivi dell’artigianato artistico e di qualità e di degustazione dei prodotti locali. Interventi sul verde pubblico, sull’arredo urbano, sulla viabilità (parcheggi), abbattimento di barriere architettoniche; recupero e riqualificazione di spazi pubblici per  favorire una maggiore accessibilità e nello stesso tempo mobilità tutta interna al borgo antico. Realizzazione e potenziamento di centri per l’offerta turistica, di servizi per l’accoglienza e di itinerari ricreativo/turistico culturale e didattiche in collaborazione se occorre con associazioni, con reti di imprese, con istituzioni scolastiche con il fine di attrarre interesse verso specifici itinerari o reti culturali. Pensare a promozioni di gemellaggio con altri comuni virtuosi con il fine di arricchire il carattere turistico del nostro centro storico e l’ospitalità degli abitanti. Tutto questo, non deve limitarsi al solo mero recupero strutturale, ma di valorizzazione vera del borgo antico. si tratta appunto di invertire quella rotta che in passato ha spinto i nostri amministratori a non investire sulla rinascita, sulla crescita, sulla valorizzazione del centro storico come fattore di sviluppo culturale ma soprattutto economico. Ci auguriamo che l’unione dei due comuni, Corigliano- Rossano dopo le roboanti promesse possa essere foriero di novità anche per quanto riguarda la rinascita del centro storico coriglianese. Permetteteci però di esprimere il nostro pessimismo, non fosse altro che queste due realtà così vicine, ma nello stesso tempo, così lontane, faticheranno a convivere.  Basta percorrere di sera in auto  la strada che collega Corigliano a Rossano e viceversa, una strada completamente al buio, abbandonata, stretta, senza una segnaletica stradale decente che eviti a chi la percorre di finire fuori strada. I problemi da affrontare sono tanti, e per questo, il nostro augurio sincero  è vedere alla guida della prossima amministrazione persone oneste, equilibrate, politici competenti capaci di recuperare il divario, l’arretratezza quasi centenaria tra le due città. Il dramma maggiore, (e non c’è lo auguriamo) sarebbe quello di affidare il futuro della nuova realtà ad adulatori che si rifanno ai populisti, ai sovranisti oggi al governo.

 Movimento Centro Storico Corigliano Calabro: Luzzi Giorgio

 

 

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