E’ il momento che i parlamentari 5 stelle locali trattino problematiche serie per la rinascita economica del Sud che investi in livelli di produzione industriale.

Un piano Marshall per intenderci. Di tutte le condizioni oziose la più oziosa è quella di coloro che sostengono che raccontare, criticare il   passato sia un modo di sfuggire ai loro limiti con il risultato che alla fine si finisce di ossessionare chi ascolta. I parlamentari 5 stelle eletti con i voti dei Coriglianesi si svezzino dalla mentalità tutta paesana, facciano sentire la loro voce nelle sedi opportune del potere: Montecitorio- Senato –commissioni, si prendano l’onere e gli onori delle loro decisioni. Continuare ad accusare l’avversario politico per giustificare il loro modo di fare o quello che non possono fare perchè in genere i parlamentari soffrono di mancanza di coordinamento e unità cosicché ognuno si rapporta singolarmente con il vertice senza avere una figura delegata per interfacciarsi. Non limitarsi ad una semplice interpretazione dei problemi, li debbono anche risolvere. E’ il momento che il moderno, il nuovo per come loro si definiscono cerchino di portare all’attenzione del Parlamento i problemi che attanagliano il Sud, altrimenti mi sembrano (con tutto il rispetto) dei critici teatrali che si espongono alle luci della ribalta per essere applauditi. Non si lascino andare a polemiche faziose per farsi pubblicità, o  per dire che ci sono anch’io, come il caso del terzo lotto della S.S. 106, la nascita  del distretto unico sanitario Rossano – Corigliano, la caccia alle streghe per individuare i responsabili dell’alluvione del ……. inquinamento del torrente Missionante, la spazzatura per le strade e campagne, la frenesia di essere ascoltati dai commissari per poi dirgli cosa, le buche, il degrado del centro storico ecc. questi problemi, li lascino discutere alle persone semplici, loro adesso sono parlamentari della Repubblica Italiana, il minimo che debbono  fare è quello di volare alto. Il loro linguaggio deve consistere nel riconoscere che il passato, visto che non può essere distrutto, deve essere risuscitato con ironia, non in modo malizioso, fazioso e strumentale come fanno i parlamentari 5 stelle, dimenticando volutamente che i veri nemici dell’Italia degli ultimi 30 anni si chiamano: S. Berlusconi – Bossi- Maroni- Salvini, senza escludere quella sinistra che ha divorziato dal proprio popolo, alleandosi con il nemico storico dei lavoratori come la finanza- banchieri ed i grandi manager. Il disprezzo per chi ha governato prima di loro li rende ripetitivi, noiosi, cerchino di capire che il popolo lo si conquista non facendo gli errori del passato (come abbiamo fatto noi negli anni 70 quando il voto te lo dovevi andare a cercare uno per uno), ma dimostrarsi capaci di comprendere i cambiamenti sociali: Il lavoro, combattendo la povertà, arginando la immigrazione, (non con le politiche disumane messe in atto da Salvini e subite dal M5S) il senso del futuro. Oggi la sfida più importante è la questione meridionale, più precisamente del come affrontare i problemi della fascia ionica che non possono più attendere a maggior ragione  adesso  che in Parlamento siedono più di 110 tra deputati e senatori eletti nel movimento 5 stelle ed espressione di regioni meridionali qiali Campania- Puglia- Basilicata- (Calabria 7 deputati- 4 senatori) e Sicilia, un drappello non indifferente, difficile da non tenerne conto, molto più difficile da tenerlo ai margini delle decisioni importanti del Governo. Tale drappello di deputati e senatori cinque stelle se tengono a cuore il destino del Sud e non al portafoglio possono condizionare in modo determinante (come fa Salvini e la Lega) l’iter burocratico e programmatico del cosiddetto governo del cambiamento. Se la loro permanenza al Governo si riduce alla sola e semplice alzata di mano quando viene loro ordinato  vorrà dire che il loro mandato, al pari degli altri nelle istituzioni che contano sarà stata vana per il rilancio del Porto di Corigliano, della centrale Enel, per una sanità che ha urgente bisogno di una struttura come l’ospedale unico della Sibaritide che a tutto oggi è ostaggio dei misteri della politica, della burocrazia, delle false promesse dei politicanti regionali e nazionali, altra problema urgente è creare nuovi posti-letto per gli ammalati che necessitano di dialisi, (tema un tempo tanto caro all’attuale parlamentare Francesco Sapia) costretti ad enormi sacrifici, dovendo affrontare lunghi e scomodi viaggi verso altre strutture lontane dal loro domicilio. La situazione di emergenza del nostro territorio in ambito sanitario imporrebbe ai parlamentari locali di invitare la loro ministra alla salute quanto meno per farsi un’idea delle condizioni disagiate in cui versano i due ospedali: Guido Compagna e il Giannettasio. E’ora che il governo, i parlamentari 5 stelle, in concerto con la regione Calabria mettano  in atto provvedimenti mirati a qualificare e rendere produttivi gli ospedali di Trebisacce e di Cariati, strutture entrambe vitali per il nostro territorio ma principalmente per i cittadini comuni che non possono permettersi cure in strutture private. Dare alla sanità Calabrese quella svolta che la svincoli  da interessi privati e politici e che finalmente dia risposte qualificate, questo è il desiderio dei calabresi. Potenziare i collegamenti sia ferroviari che stradali della fascia ionica almeno fino a Crotone per usufruire dei servizi che l’aeroporto potrebbe offrire almeno nelle tratte nazionali.

 

Movimento Centro Storico: Luzzi Giorgio

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