di Cristian Fiorentino

Particolare iniziativa quella che si svolgerà, domenica 29 ottobre, ai laghi di Sibari e denominata “Dal Mare al Cielo”. «Manifestazione- si legge nella nota- dedicata ai velisti che navigano in cielo e che hanno mollato gli ormeggi e navigano oltre l’orizzonte.

Una giornata riservata a chi ci ha tramandato l’arte velica, consegnandoci il testimone e un bagaglio di esperienze e conoscenze di cui far tesoro e verso cui abbiamo il dovere e la responsabilità di continuare per ampliare la loro storia affinché questo regalo non venga disperso o dimenticato». Evento giunto alla seconda edizione, patrocinato dal comitato italiano Paraolimpico calabrese, il comune di Cassano allo Jonio e dal reparto di Polizia ecozoofila, e organizzato dalla “Lega Navale Italiana” delegazione di Mirto Crosia, presieduta da Jimmy Fusaro, in sinergia con l’associazione “Laghi di Sibari, col circolo velico “Asd A Vele Spiegate” di Giuseppe Godino, col “Gruppo Sportivo Vela Sibaritide” (Lni – Mirto C.), con “VelaSi” di Vittorio Cosentino e con l’ass. “Vincenzo Gulino Fanconi”. Associazione quest’ultima nata proprio con l’intento e la nobile finalità di far vivere e praticare, ai ragazzi con patologie rare e no, nuove ed entusiasmanti avventure attraverso il mondo sportivo. “Avg Fanconi” del presidente Enrico Gulino che si occupa principalmente di promuovere specialità per persone diversamente dotate e che parteciperà domenica all’evento nautico. Con tali intenzioni, proprio lo scorso anno, è stata acquistata la barca a vela “Honey”, in disuso da tempo e del compianto prof. UniCal Raffaele Casciaro, e dopo un anno di restyling e messa in sicurezza dello scafo, il 29 ottobre si inaugurerà il ritorno alla navigazione dell’imbarcazione. Contestualmente si provvederà al battesimo col nome di “Honey of Enky”, così come avrebbe voluto lo stesso docente R. Casciaro.

«Progetto socialmente utile e di volontariato- si legge ancora nel comunicato- per poter attuare attività che possano incentivare la cultura del mare e del recupero di barche che fanno parte di quel patrimonio marinaresco che non può essere dimenticato. L’intento principale resta soprattutto quello di destinare energie utili a programmi di integrazione e crescita culturale e sociale dei partecipanti, esaltando i concetti basilari dell’esperienza della navigazione per collaborare tutti, ognuno con i propri mezzi, per il raggiungimento, insieme, della meta presagita». Da tempo, infatti, la stessa “Lega Navale” jonica, attraverso diversi progetti, sta promuovendo delle iniziative per far prosperare il connubio tra vela e persone diversamente abili. Il programma dell’avvenimento prevede, alle ore 10, i saluti di benvenuto ai partecipanti della veleggiata. Alle 10:30 ci sarà la presentazione della barca “Honey of Enki” pronta a solcare le acque per nuove rotte. A seguire, è previsto il ritrovo ai piedi della statua della “Madonnina”, presso la banchina di transito del porto, con riflessione del sacerdote Don Pietro Groccia. Subito dopo vi sarà l’uscita in mare con l’imbarcazione “Honey of Enki” che guiderà la testa del corteo di barche. Quindi il momento di preghiera comunitario insieme al parroco e il lancio della corona in mare in omaggio ai compianti velisti. Alle 11:45 prenderà il via la vera e propria veleggiata commemorativa, nelle acque del mare Jonio antistanti il golfo di Sibari nei comuni di Cassano e Villapiana, che dovrebbe concludersi per le 13, orario in cui è previsto il ritorno in porto. Vista la nutrita partecipazione di oltre venti barche nello scorso anno, la capitaneria del porto di Corigliano ha emesso anche un’apposita ordinanza (pubblicata sul sito istituzionale di riferimento) emanata ai fini esclusivi della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, per l’espletamento delle funzioni di polizia marittima previste dal vigente codice della navigazione e dalle leggi speciali. L’auspicio è che possano aderire numerosi così come è stato nella passata edizione. «In scia con lo spirito della giornata- conclude la nota- ci auguriamo che eventi costruttivi come questo possano suscitare curiosità per la vela, nei giovani e diversamente giovani, magari vivendo esperienze da alcuni solo immaginate e lette nei libri di avventura e che hanno accompagnato molti di noi nella nostra giovinezza».

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