di Giulio Iudicissa

Su un mensile, al quale dedicai tempo e cura, scrissi tra l'altro che il paese, quello nel quale vivevo, si era ingrigito, frantumato, aveva perso i suoi riferimenti, era diventato terreno incustodito, senza, purtroppo, un cuore e senza all'orizzonte una meta. Se dovessi dire ciò che il paese è, oggi, davanti agli occhi miei, riprenderei le stesse parole di allora. Mi resta una foto sfuocata, che nel sogno restituisce volti cari e voci gentili.

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