Fonte: La Redazione

 Il Tribunale di Castrovillari sezione penale monocratico, ha scagionato da ogni accusa , accogliendo le richieste dell’avvocato Giuseppe Vena, il trentanovenne marocchino N. M. , volto noto alle forze dell’ordine, per i suoi numerosi precedenti penali , residente nel comune di Corigliano-Rossano

, che era chiamato a rispondere penalmente del reato di tentate lesioni aggravate e danneggiamento aggravato. L’uomo era stato denunciato perché anni or sono , nella frazione Schiavonea, durante un alterco con un vicino, mediante l’utilizzo di un cacciavite poneva in essere atti diretti in modo non equivoco a colpire le mani della persona offesa , evento questo non verificatosi grazie alla prontezza dei riflessi di quest’ultima che schivava i fendenti che invece colpivano l’autovettura del padre ; inoltre nel litigio citato , l’imputato danneggiava l’autovettura colpendo il parabrezza ed entrambi i vetri anteriori mediante l’utilizzo di una mazza da baseball. All’udienza dibattimentale venivano escussi i testimoni che avevano assistito all’episodio ricostruendo la dinamica. In sede di arringa difensiva, l’avvocato Giuseppe Vena dava una lettura differente della vicenda, rispetto a come denunciato dalla persona offesa, non ritenendola attendibile , inoltre poneva alcune questioni di diritto circa la configurabilità del reato impossibile per il tentativo delle lesioni aggravate ed evidenziava altresì come era comunque spirato il termine di prescrizione in favore del proprio assistito in base alla data riferita dalla persona offesa in cui si sarebbe consumata la scena processuale.

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