Nella foto: avv. Giuseppe Vena

Fonte: La Redazione

Il Giudice dell’udienza penale del Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento della tesi difensiva sostenuta dall’avvocato penalista Giuseppe Vena, ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste il cinquantenne B. C. del luogo dai reati di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel particolare dei fatti, l’uomo veniva ad essere tratto in arresto dagli uomini della Polizia di Stato perché a seguito di un controllo, avvenuto nella Via Gran Sasso, dell’area urbana ex Rossano, dopo aver notato degli strani movimenti ed essersi insospettiti raggiungevano, con un’auto in borghese, il furgone ove a bordo vi era l’uomo che seguivano, tagliandogli la strada al fine di bloccarlo. Nella concitata manovra l’uomo non frenava, anzi aumentava la velocità, cosicché andò a collidere contro l’auto della polizia che riportò ingenti danni alla carrozzeria. Dalla successiva perquisizione personale e veicolare, l’uomo veniva trovato in possesso di droga, del tipo marijuana, cosicché venne tratto in arresto. All’udienza penale innanzi al Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Castrovillari l’uomo compariva e rendeva delle dichiarazioni spontanee e l’avvocato Giuseppe Vena, suo difensore di fiducia, chiedeva di definire il giudizio nelle forme del rito abbreviato. Il Pubblico Ministero chiedeva di affermare la penale responsabilità dell’imputato con l’irrogazione della pena di anni 1 e mesi 8 di reclusione mentre il difensore, durante l’arringa, dimostrava come la condotta operata dall’uomo verso gli agenti non era da ascrivere a nessuna violenza e resistenza verso il pubblico ufficiale e che la droga rinvenuta, da cui si potevano ricavare 9 dosi, era per uso meramente personale.

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