di Giacinto De Pasquale

Chiudi gli occhi e tutto d’un tratto ti ritrovi nel pieno degli anni ottanta, quando Corigliano Calabro fu una delle poche città italiane che poteva vantare due formazioni nel massimo campionato dilettanti di serie D (allora chiamato Interregionale).

Sabato pomeriggio 24 luglio, con un caldo che sfiorava i 40 gradi, condizioni atmosferiche che ti invitavano ad andare al mare o comunque trovare un attimo di refrigerio, invece nonostante tutto ciò eravamo al “S.Maria ad Nives” perché volevamo vedere e salutare alcuni dei protagonisti di quelle stagioni calcistiche fantastiche per quella città, Corigliano Calabro, che oggi non c’è più “inghiottita” da una fusione che ancora tarda a decollare. Grazie ad amici quali Tonino Mazziotti, Paolo Triolo, Calogiuri è stato possibile organizzare la terza edizione della “Partita dei ricordi”, la “sfida” infinita tra l’As Corigliano del presidente Umberto Straface e il Corigliano Schiavonea di Pietro Carmine Cicero.

Soprattutto oggi che il calcio in questa nuova città, Corigliano-Rossano, almeno a certi livelli, latita, poter tornare indietro di oltre trent’anni,ha fatto bene al cuore, all’anima e allo spirito. Nonostante il caldo asfissiante sulla tribuna della struttura di Schiavonea, qualche appassionato non è voluto mancare a questo remember nostrano di quel calcio che strappava applausi, consensi, emozioni e soddisfazioni.

Purtroppo molti di quei protagonisti hanno “disertato” per vari motivi, ma quelli che hanno risposto “presente” hanno fatto riavvolgere a tutti noi il film di stagioni calcistiche che in questa città, purtroppo ne siamo certi, ben difficilmente torneranno. Al “S.Maria ad Nives” era presente l’ultimo presidente, in ordine di tempo, che ha portato il calcio coriglianese in serie D, Mauro Nucaro, il quale in maniera decisa, serena ma anche amareggiato ha affermato che qui a Corigliano è impossibile fare calcio a certi livelli.

Parole che hanno acquisito un maggiore valore proprio per l’iniziativa che di li a poco sarebbe andata in scena. I momenti più emozionanti li abbiamo registrati prima della partita, con l’arrivo dei protagonisti. In tanti si rivedevano dopo tantissimi anni, è il caso dell’indimenticabile portierone siciliano dell’As Corigliano, Francesco Nicolosi, oppure dell’altro estremo difensore sempre voluto dal compianto presidente Straface, Vincenzo Mazza da Napoli. Potremmo citare il ritorno di mister Alberti o di Teobaldo Del Morgine, di Toscano o di Cozzolino per quanto riguarda i colori dello Schiavonea.

Non vogliamo fare un torto a nessuno, se citiamo solo questi nomi, ma sono quei calciatori che non vedevamo davvero da tantissimo tempo. Ed il bello di questa iniziativa sta proprio in questo: il ritrovarsi, l’abbracciarsi, vivere anche qualche momento di emozione il tutto condito da un ricordo che rimarrà come una traccia indelebile nella memoria di tutti. La degna cornice a questo magnifico ed emozionante pomeriggio l’hanno data le consorti dei due presidenti scomparsi: Sara Cacciola (moglie del patron Umberto Straface) e Giuseppina Gencarelli (moglie del presidentissimo Cicero). Le due signore anche in questa circostanza non hanno voluto mancare “ad un momento molto emozionante e pieno di ricordi belli” ci spiegavano entrambe.

Della signora Gencarelli ricordiamo quando il vecchio e ormai abbattuto “S.Maria ad Nives” era ubicato dove ora ha trovato il posto “il palmeto” sul lungomare di Schiavonea, e per poter riprendere le gare interne del Corigliano Schiavonea con TeleA1 chiedevamo la cortesia alla signora di poterci posizionare su una terrazza della casa che era ad un tiro di schioppo dal campo sportivo. Quanta gentilezza e disponibilità da parte di questa famiglia. Ricordi nei ricordi dunque, ma quando riavvolgi il nastro della memoria gli episodi che alla fine ricordi sono talmente tanti che ci vorrebbe un libro per raccontarli.

Ma eccoci alla partita. Dare spazio, anche se brevemente alla cronaca, non guasta anche in circostanze del  genere. Due tempi da mezz’ora ciascuno ed alla fine hanno prevalso gli arancioni dell’As Corigliano di capitan Scarcello per 3-2. Nonostante il caldo, le pancette ed il fiato corto, le due formazioni non si sono risparmiate, lottando su ogni pallone in entrambe le frazioni di gioco. Il primo tempo si chiudeva con il Corigliano Schiavonea di capitan Aquino in vantaggio per 1-0, rete di Curatelo Alfonso al 10’. Nella ripresa nel giro di due minuti l’As Corigliano ribaltava il risultato grazie ad una doppietta (al 6’ e all’8’) di Salerno. Ma i biancoazzurri del Corigliano Schiavonea non ci stavano e cercavano il pareggio. Al 12’ il direttore di gara, Aureliano, puniva un atterramento in area del Corigliano, con un calcio di rigore che Alfonso Curatelo trasformava con freddezza mettendo la palla alle spalle di Nicolosi.

Ma le emozioni non finivano qui, perché al 22’ ancora Salerno (sua la tripletta) riportava in vantaggio gli arancioni di Mazziotti e Triolo. Il finale di gara era di marca dei biancoazzurri di Calogiuri che cercavano in tutti i modi di poter pervenire al pareggio, ma il punteggio non cambiava più. Al termine immancabile foto di gruppo e premiazioni. Una targa ricordo veniva consegnata da Calogiuri alla signora Cacciola e un’altra targa veniva consegnata da Mazziotti alla signora Gencarelli. La coppa veniva consegnata da Mauro Nucaro ai giocatori dell’As Corigliano.

Appuntamento al 2022 ? Al momento nulla si sa, comunque la speranza che ciò avvenga è attesa da tutti coloro che ritengono queste occasioni, momenti davvero molto belli ed indimenticabili.

As Corigliano: Mazza (Nicolosi), Mazziotti (Algieri), Mazzei, Triolo, Scarcello (Cimino Giuseppe), Marasco (Cimino Francesco), Pacino, Brancati (D’Apoto), Cimicata (Salerno), Screnci (Iannini), Canino (Prete).

Corigliano-Schiavonea: Madeo, Schiavone, Maiorano Alfonso (Bilotta), Toscano (Curatelo Cosimo), Celi Franco (Gargiullo), Luberto, Curatelo Alfonso, Benetti, Le Pera (Marino), Calogiuri, Aquino.

Arbitro: Aureliano di Rossano (Collaboratori: Flotta e Montalto)

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