di don Gaetano Federico (fonte pagina facebook)

Carissimi fratelli e sorelle, a distanza di due giorni dal giubileo sacerdotale è stata resa nota la mia nuova nomina quale parroco della Concattedrale San Michele arcangelo e parroco della parrocchia San Cataldo in Cariati. Due eventi, con due caratteristiche diverse: il primo di festa per i 25 anni di sacerdozio, il secondo la consapevolezza che dopo ben 13 anni mi devo staccare da voi e cominciare una nuova avventura. Del resto l'arcivescovo, mons. Maurizio Aloise, durante l'omelia del 10 agosto, commentando il brano evangelico della festa di San Lorenzo richiamava la sorte del chicco di grano, capace di portare frutto solo se è in grado di morire. In questo senso morire a sé stesso per produrre copiosi frutti è il vero senso e scopo di ogni ministro e di ogni credente. Lasciarvi dopo tanti anni vissuti insieme non è facile nemmeno per me, ma confido nel Signore che non ci farà mancare il suo aiuto. Alle nuove comunità dove mi recherò nel prossimo mese dico: verrò in mezzo a voi, con il desiderio di conoscervi uno per uno, per camminare insieme, nel desiderio di essere un popolo unito e solidale. Conosco Cariati per la sensibilità e l'attaccamento alle proprie radici che custodiremo insieme, poiché è partendo da esse che si può costruire il nuovo nella nostra vita. All'amata Corigliano dico grazie: non era facile che un rossanese si inserisse in un tessuto diverso, ora comune unico. Ho imparato abbastanza bene il dialetto coriglianese e ho apprezzato il calore ausonico dal primo giorno. Carissimi fratelli e sorelle, continuiamo l'ultimo tratto di questo cammino, nell'attesa del confratello don Fiorenzo che verrà al mio posto, per il quale già vi chiedo la vostra preghiera, mentre vi assicuro la mia e confido di rimanere in un posticino del vostro cuore. Grazie di tutto.
 
Don Gaetano

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