“Una vita senza la percezione visiva di ciò che c’è intorno fa paura a tutti. Ma una vita così, nonostante le forti difficoltà, non deve necessariamente esser affrontata con negatività e chiusura”.

È questo ciò che spiega Franco Motta, presidente facenti funzioni del Uici Cosenza, Unione italiana dei ciechi e ipovedenti. Franco è una persona speciale al quale non è mai venuta meno la voglia di vivere e di affrontare con impegno e dedizione la vita di tutto i giorni, nonostante tutto. Ed è con questo spirito che l’Uici Cosenza ha organizzato nei giorni scorsi presso il villaggio turistico “Thurium” un campo di riabilitazione denominato gli “argonauti”. Ci spiega Motta “Abbiamo scelto il “Thurium” non a caso, in quanto è quella una struttura dove effettivamente esiste l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Al campo, svoltosi nei giorni scorsi, hanno preso parte 9 pluriminorati, 27 ciechi e ipovendenti nonché una trentina tra accompagnatori e assistenti. “Sono stati giorni molto intensi ma nello stesso tempo importanti per noi – afferma Franco Motta – diverse sono state le attività svolte. Abbiamo organizzato attività acquatiche in piscina e al mare, attività sportiva. A tal proposito in molti si sono cimentati sul “ponte tibetano”. Si tratta di rimanere – ci spiega Motta – su una corda tenendosi con le mani da altra corda in equilibrio da un altezza di 30 metri. E’ stato organizzato anche il tiro con l’arco, musicoterapia, autonomia domestica e autonomia personale. Insomma abbiamo trascorso dei giorni davvero molto intensi, ma dove abbiamo dato sfogo a tanta socializzazione e al benessere fisico. Una esperienza – conclude Motta – da ripetere perché per noi è molto importante dare sfogo alle nostre attività sia fisiche che mentali, perché solo così potremo sentire sempre meno il peso della nostra condizione di diversità dagli altri”. Grazie Franco per la tua voglia di vivere, ma soprattutto per la tua irrefrenabile e fantastica voglia di affrontare la quotidianità con la massima normalità.      

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