Foto: Antonio Viscomi (Vice Presidente Giunta Regionale)

Il 6 dicembre scorso si è riunita, sotto la presidenza del Consigliere regionale, Franco Sergio, la Prima Commissione del Consiglio regionale.

All'ordine del giorno dei lavori la proposta di legge presentata nell'ottobre del 2016 dall'ex consigliere regionale, Giuseppe Graziano, sulla fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano. E' stata una seduta molto importante, perché sono state tracciate, in un certo senso, le linee guida necessarie a far si che il testo di legge approdi in Consiglio regionale, per la sua approvazione, entro 60 giorni a far data dal 23 novembre scorso, data di pubblicazione del risultato del referendum consultivo  tenutosi lo scorso 22 ottobre nelle due città. Tra gli interventi registrati nel corso della seduta, vogliamo porre l'accento, su quello che ha dichiarato il vice presidente della Giunta Regionale, Antonio Viscomi, il quale ha sostenuto che comunque la proposta di legge va approvata entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Burc del verbale di convalida del risultato del referendum. Ciò, in un certo senso, fa chiarezza su alcune voci diffusesi in questi giorni, secondo le quali, l'arrivo del Commissario per l'avvio della fase istitutiva del comune unico sarebbe molto di la da venire. Qui di seguito riportiamo integralmente il verbale della seduta della prima Commissione tenutasi lo scorso 6 dicembre: " Presidenza del Presidente Franco Sergio - La seduta inizia alle 11,05

PRESIDENTE - Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione. Proposta di legge numero 182/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano recante: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e di Rossano”

PRESIDENTE Ricordato che la proposta di legge è finalizzata alla istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano, sottolinea che l’iter è stato avviato a gennaio 2017 e, eseguita la procedura prevista per legge, si è dato seguito al referendum delle popolazioni interessate che ha avuto esito favorevole alla fusione. Comunicato, inoltre, che i sindaci dei due Comuni hanno fatto richiesta di audizione prima dell’approvazione della proposta di legge, ritiene opportuno che siano convocati per la prossima seduta di Commissione.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale - Alla luce della richiesta di audizione da parte dei sindaci dei due Comuni, ritiene opportuno che la Giunta esprima un parere dopo aver ascoltato la loro audizione e che si proceda, comunque, ad un approfondimento in ragione delle osservazioni rese dal Settore legislativo. Ricorda, però, che la proposta di legge di fusione dei Comuni deve essere approvata entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Burc dell’esito del referendum.

PRESIDENTE Assicura che ci sono i tempi necessari per convocare una seduta dedicata alle audizioni, come richiesto dai sindaci interessati, e poi procedere con l’approvazione del testo.

FERRARA Annamaria, funzionario PO Settore legislativo. Illustra la scheda di analisi tecnico normativa.

PRESIDENTE - Condivide la necessità di approfondire le osservazioni rese dal Settore legislativo.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale - Ribadisce che le osservazioni rese dal Settore legislativo meritano un approfondimento e che occorre intervenire nel rispetto dei termini previsti.

PRESIDENTE- Comunica che, registrata la piena condivisione da parte dei componenti della Commissione, la proposta di legge è rinviata. (La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 237/10^ di iniziativa del consigliere D. Bevacqua recante: “Modifiche alla legge regionale 12 agosto 2002, n. 34 (Riordino delle funzioni amministrative regionali e locali)”

PRESIDENTE - Comunica che il proponente, consigliere Bevacqua, impossibilitato ad essere presente ai lavori della Commissione, ha inviato una nota con la quale chiede di procedere con l’approvazione della proposta di legge sempre che ci siano le condizioni per farlo. Riferisce, quindi, che la Regione Calabria, con legge regionale numero 14 de 2015, ha provveduto a un primo recepimento della normativa nazionale, riassumendo, nell’ambito delle competenze amministrative regionali, le funzioni già trasferite alle Province. Precisa, quindi, che con la presente proposta di legge si intende proseguire nell’opera di adeguamento, ampliando, nello specifico, le funzioni e compiti amministrativi dei Comuni, che attualmente sono in capo alle Province, in merito a: contributi a organizzazioni di volontariato e alle cooperative sociali; finanziamenti per la realizzazione dei corsi di formazione degli operatori dei servizi sociali; contributi per la gestione degli asili nido comunali; autorizzazione agli svincoli di destinazione degli asili nido comunali; gestione della quota del fondo nazionale per le politiche sociali. Infine, evidenzia come la ratio della proposta di legge sia quella di attribuire ai Comuni alcune funzioni che si prestano ad essere esercitate a livello istituzionale di maggiore prossimità al cittadino, previa intesa con la Regione, che dovrebbe determinare i criteri e le modalità, riservando a se stessa solo quelle funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo che presentano esigenze di maggiore unitarietà.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale- Sottolineato che il trasferimento delle funzioni dal punto di vista dei contenuti rientra tra le politiche che persegue la Giunta, reputa necessario individuare le azioni da intraprendere, benché possano contrastare con l’attuale geografia amministrativa della Regione Calabria. Sottolinea in particolare le difficoltà che scaturiranno dai già delicati rapporti con i comuni, anche in considerazione dell’incertezza relativa alle funzioni residuali, pur non riscontrando nell’immediato criticità in termini tecnico normativi. Interrogandosi, quindi, sulle possibili soluzioni, tra cui la creazione di comunità d’ambito, evidenzia come la difficoltà maggiore per la Regione sarà quella di ridisegnare la geografia amministrativa territoriale. Richiamando le sue recenti esperienze in sede di Conferenza Stato Regioni, registra una scarsa partecipazione delle regioni meridionali e auspica che le problematiche in discussione e relative al regionalismo differenziato non siano risolte esclusivamente in quelle sedi ma partecipate ai territori attraverso seminari itineranti.

PRESIDENTE- Alla luce di quanto emerso, reputa indifferibile immaginare al più presto un nuovo regionalismo e procedere in tal senso entro l’inizio del nuovo anno. Invita, pertanto, ad una maggiore riflessione ed ulteriori approfondimenti.

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico)- Ribadisce l’importanza della proposta e reputa che la discussione odierna sia da stimolo ad ulteriori riflessioni anche per quanto concerne i servizi sociali. Reputa necessario avviare un cammino per ridisegnare le nuove competenze, più adatte al momento storico e ai suoi cambiamenti, anche in ambito comunale, ed invita la Commissione a redigere una proposta in tal senso.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)- Condivide quanto riferito dal consigliere Battaglia, per l’avvio di un ulteriore approfondimento che possa portare ad una sintesi delle competenze, anche alla luce delle novità introdotte dalla legge Delrio.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)- Ricorda le criticità emerse con la legge Delrio ed il profondo clima di confusione che ne è derivato, anche a seguito della parziale applicazione dei suoi principi. Reputa anch’egli opportuno rivedere la situazione, tenendo conto soprattutto dell’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre dello scorso anno, da cui è emersa la necessità di una diversa gestione della Pubblica amministrazione.

PRESIDENTE- Prende atto delle dichiarazioni unanimi e reputa opportuno dar vita agli approfondimenti necessari per la creazione di una proposta organica, auspicando, altresì, una rivisitazione o eliminazione della legge Delrio che ha creato problematiche di natura giuridica ed economica che hanno appesantito la gestione dei servizi, a scapito dei cittadini.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)- Evidenzia alcune criticità emerse con la legge Delrio e legate, in particolare, al metodo ed alla confusione relative all’attribuzione di competenze.

PRESIDENTE- Alla luce di quanto emerso, reputa opportuno rinviare la discussione per ulteriori approfondimenti ed invita i consiglieri alla presentazione di eventuali emendamenti. (La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 294/10^ di iniziativa del consigliere F. Sergio recante: “Rafforzamento del Comitato dei garanti di cui all'articolo 5 della legge regionale 12 giugno 2009, n. 18 (Accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugianti e sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità locali)”.

PRESIDENTE- Illustra la proposta, ricordando preliminarmente il ruolo di promozione della Regione Calabria per l’inserimento degli immigrati. Riferisce che la proposta punta a rafforzare i compiti del Comitato dei garanti, mediante il riconoscimento di ulteriori funzioni per la tutela di tali soggetti e per favorire l’accoglienza e l’integrazione sociale, attraverso interventi di vigilanza e controllo, oltre che di accoglienza, nonché la realizzazione di progetti per l’inserimento lavorativo. A tal proposito, riferisce che sono stati siglati Protocolli di intesa per l’adesione allo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) al fine di instaurare forme di collaborazione. Indi, illustra la proposta che si compone di tre articoli.

GASPARI Renato, dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Servizi sociali.- Esprime apprezzamento da parte del dipartimento che ha ritenuto valida la proposta e la figura dei Garanti per una migliore vigilanza sui servizi di tutela per gli immigrati e, in particolare, per i minori non accompagnati, nonché i Protocolli di intesa siglati tra i Comuni e lo SPRAR, al fine di prevenire i casi di sfruttamento.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale- Considerata la posizione strategica della Calabria ed il delicato compito di accoglienza cui deve necessariamente assolvere, rivolgendosi al Settore legislativo del Consiglio regionale, chiede siano verificati i limiti della competenza legislativa e se effettivamente le norme in argomento non comportino oneri finanziari. A tal proposito, infatti, paventa criticità che potrebbero essere rilevate dalla Corte dei Conti in sede di analisi della normativa regionale, in particolare circa l’assenza di eventuali oneri per il rafforzamento delle funzioni del Comitato, del quale reputa opportuno specificare meglio la natura dei componenti, tenendo conto dei requisiti che gli stessi devono necessariamente avere.

FERRARA Annamaria, funzionario PO Settore legislativo- Illustra la scheda di analisi tecnico normativa, precisando che al suo interno sono già affrontate le osservazioni del Vicepresidente della Giunta regionale.

PRESIDENTE- Preso atto delle osservazioni emerse, rinvia la discussione per ulteriori approfondimenti.

(La Commissione rinvia) - La seduta termina alle 12,04

 

 

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