Il bilancio consuntivo che sabato 22 aprile alle ore 10 sarà discusso, e sicuramente approvato, in consiglio comunale è al centro del nuovo intervento dell’ex assessore al bilancio, Enzo Claudio Gaspare Siinardi, il quale affronta il tema partendo da quanto sostenuto dal sindaco Geraci in un recente comunicato stampa dove, tra l’altro, il primo cittadino affermava: “dati complessivi molto positivi che sanciscono definitivamente la fuoriuscita dell’Ente da una lunga e complessa fase critica dal punto di vista finanziario”. Per Siinardi queste parole sono interessanti,  “Se solo fosse vero. – aggiunge sarcasticamente l’ex assessore - Poi, però, leggendo anche solo distrattamente i dati ufficiali pubblicati dalla stessa Amministrazione Geraci sul sito dell’Ente (e che devono essere pubblicati per forza come obbligo di legge, per fortuna) si evincono numeri e fatti – secondo Siinardi-  diametralmente opposti a quelli che Geraci e compagnia vorrebbero “dare a bere” ai coriglianesi come grappino postprandiale. Della enorme mole di debiti con le istituzioni finanziarie contratta da Geraci in 4 anni ho già detto ma, in questa sede, vorrei riepilogarli brevemente. Quando è arrivato Geraci, a giugno 2013, il comune aveva più o meno 23 milioni di debiti. Ad oggi, quasi 4 anni dopo, il comune ha almeno 40 milioni di debiti tra mutui, prestiti ed anticipazioni di liquidità. Molti di questi indebiteranno il comune per i prossimi 30 anni. Ciò significa che le prossime 6 amministrazioni comunali, almeno fino al 2044, dovranno pagare anno per anno i debiti che ha fatto Geraci. E che il comune con Geraci  si sia indebitato fino al collo è ampiamente cristallizzato negli stessi bilanci consuntivi approvati dall’Amministrazione e pubblicati sull’albo pretorio. Ma oltre ad essere sommerso da decine di milioni di euro di debiti per mutui ed anticipazioni di liquidità, con Geraci, - prosegue Siinardi -  il comune sta dimostrando di essere anche un “cattivo pagatore” nei confronti delle ditte fornitrici private dell’Ente. E la cosa è di certo strana visto come Geraci si vanti in continuazione di avere “risanato” le casse comunali ed avere superato lo stato di dissesto (ma quando?). Il problema, di fatto, è che tutti i comunicati stampa in cui Geraci canta vittoria, strombazzando a spese nostre risultati mai raggiunti, non sono mai, e dico mai, accompagnati da nemmeno uno straccio di documento ufficiale che attesti e corrobori quello che afferma il sindaco (guarda caso). A marzo 2017, l’Amministrazione Geraci doveva pagare quasi 30 milioni di euro di arretrati suddivisi in oltre 3300 determinazioni di impegno di spesa verso i diversi fornitori dell’Ente. Di questi, ben 7,9 milioni sono debiti relativi al solo anno 2016 i quali non sono stati pagati nell’anno precedente e quindi sono stati riportati all’anno successivo come residuo. Strano che non siano stati pagati nemmeno in parte nonostante l’avvenuto “risanamento” e viste le montagne di milioni di euro che Geraci dice di avere in cassa. Allora ci si chiede, in prima battuta, Geraci dove andrà a prendere tutti questi soldi per pagare le decine di milioni di euro di mutui e anticipazioni di liquidità e le decine di milioni di euro di debiti verso i fornitori privati? E’ molto probabile che finirà per fare altri debiti su debiti. Sempre che il Consiglio Comunale non venga sciolto prima. Che la situazione dei pagamenti del comune sotto la guida Geraci sia un totale disastro è ben cristallizzata nei documenti pubblicati sul sito istituzionale del comune dove si potrà notare come il tempo medio dei pagamenti nell’ultimo trimestre del 2016 abbia raggiunto e superato gli oltre 222 giorni di media ponderata. Tradotto in parole povere significa che il comune guidato da Geraci – è l’analisi di Siinardi - sta pagando i fornitori mediamente a distanza di 7 mesi e mezzo. Semplicemente perché il comune i soldi per pagare puntualmente le fatture non ce li ha. E se mai dovesse averceli, allora bisognerebbe chiedersi come mai pur avendo i soldi non liquida in tempo le ditte private. Delle due, l’una. E forse sono queste appena elencate le fattispecie alle quali si riferiscono nel comunicato quando parlano del Comune di Corigliano, addirittura, “come un riferimento esemplare su scala nazionale”. Evidentemente si riferiscono al fatto che il comune di Corigliano è una delle rarissime città su “scala nazionale” ad avere ricevuto la “visita di cortesia” di ben due Commissioni d’accesso consecutive inviate dalla Prefettura (la prima con Geraci Consigliere Comunale e la seconda con Geraci Sindaco), ad avere incrementato il debito del Comune del 70% in 4 anni, a pagare i fornitori a 7 mesi e mezzo eccetera, eccetera, eccetera, eccetera. Bene. Bravi. Bis. E’ del tutto evidente come la proiezione economico-finanziaria dell’Ente sia quanto mai indirizzata al dissesto. Così come è del tutto evidente come sia necessario, arrivati a questo punto, informare debitamente la Corte dei Conti Romana e la Sezione Catanzarese dei tali e tanti “eccellenti risultati” conseguiti dall’Amministrazione Geraci in questi 4 anni”.

La Redazione

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