di Cristian Fiorentino

La Supercoppa di Seconda categoria tra Corigliano e Rogliano, rispettivamente vincitrici dei gironi A e B, ha breve durata. Ultimo impegno stagionale, infatti, finito anzitempo domenica scorsa 4 maggio al comunale “Cosimo Zumpano” di Rogliano.

Sul secondo gol dei roglianesi, società e squadra coriglianese decidono in segno di forte rimostranza di lasciare il campo. Ripercorrendo la breve cronaca della gara, in effetti, i coriglianesi reclamano già sulla trama che porta al primo gol avversario per un fallo su Brillante a centrocampo, non assegnato, l’azione prosegue e viene accordato un calcio di punizione al Rogliano battuto da Filice da cui scaturisce la rete del vantaggio del Rogliano, al 5’, con deviazione in mischia di Bernaudo. Al 28’, invece, arriva il raddoppio dei roglianesi che manda su tutte le furie i coriglianesi: su un fuorigioco, in un primo momento segnalato dall’assistente, gli jonici si fermano ma l’arbitro fa proseguire mentre Paciola di testa insacca in rete su traversone di Tucci.

Si accendono veementi recriminazioni contro arbitro e guardalinee e a pagarne le spese per i coriglianesi è Zangaro che viene espulso. Da lì l’insana decisione di abbandonare il rettangolo di gioco per proteste tra l’incredulità degli intervenuti alla competizione, compresi i delegati federali delle due delegazioni Lnd. Decisione a caldo che doveva essere ponderata bene specie dai calciatori di maggiore esperienza. Tuttavia, la società del presidente Sangregorio a mente fredda ritorna sui suoi passi chiedendo scusa, per il gesto di protesta e per le proprie responsabilità, nei confronti dei rappresentanti della Lnd regionale e provinciali, presenti e no, nei confronti del Rogliano e del pubblico. Il blackout, però, sembrerebbe essere stato causato dall’ennesimo discutibile arbitraggio designato nel corso della stagione. Il club jonico, in effetti, dopo un campionato di direzioni arbitrali considerate dallo stesso ambiente e in molti casi avverse, si sarebbe aspettato un arbitraggio più equo almeno per la supercoppa. Nonostante tutto la società del Corigliano esprimendo tutta la propria amarezza e disappunto, per il fatto di aver abbandonato il campo, manifesta il proprio gesto di rammarico. Non concludere una gara di calcio, infatti, non è mai una bella risposta al di là dei vari disappunti che possono starci, discutibili o meno, nel corso di un match. A margine dell’intero concitato periodo di gioco e no, svolta comunque come da programma la premiazione. Per la Lnd di Cosenza, il delegato Massarini, il vice Scarnato e il collaboratore Calabretta, e per la Lnd di Rossano, il delegato Bruno, il vice Cimino e il collaboratore Abenante, consegnano la supercoppa, andata al Rogliano, e i trofei e alle due formazioni per le vittorie come prime classificate dei rispettivi gironi di Seconda categoria. Omaggiati con medaglie l’arbitro Severino e agli assistenti L. Oriolo e F. Oriolo della sezione di Cosenza.

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